La sudditanza psicologica di un arbitro è sempre stato un argomento di discussione e pur passando gli anni e i vari campionati rimane sempre un discorso attuale. Ogni campionato ha delle partite delicate dove il risultato potrebbe determinare il riaccendersi di un sogno, alimentare una speranza o dare delle sentenze definitive; chiaramente oltre al valore delle squadre in campo l'incontro è soggetto alla direzione di gara da parte di un arbitro, il cui operato in molti casi può determinare le sorti di un incontro. ci sono gare dove le squadre in campo si equivalgono e il risultato finale dipende da degli episodi come la giocata di singolo, da un calcio di rigore dato o non dato, da un fuorigioco fischiato ma inesistente o viceversa, il lavoro dell'albitro non è facile come quello dei suoi assistenti che in una frazione di secondo devono decidere se al momento della partenza del pallone il giocatore era o meno al di là dell'ultimo difensore. Ogni squadra nell'arco di un campionato contesta delle ''ingiustizie arbitrali'' nei loro confronti partendo, in maniera più evidente ma minimizzata, dalle squadre di bassa classifica e man mano che si risale , come un imbuto , arriviamo alle squadre più blasonate dove eventuali ''torti'' , anche minimi, vengono evidenziati alimentando intere puntate televisive. Fà parte del calcio Italiano analizzare , criticare e sparlare dell'operato di un arbitro, del perchè abbia fatto un errore favorendo una squadra a dispetto di un'altra; è pur vero che il passato non si dimentica e le varie vicende come Calciopoli non fanno altro che alimentare sospetti o scheletri nell'armadio. Il lavoro di un arbitro viene messo ai raggi X , dalla comparazione delle ammonizioni date nella stessa gara, al modo in cui si rivolge ai giocatori e dal modo in cui si pone difronte alle varie situazioni di gara. c'è chi dice che mettendo l'amoviola in campo molti sbagli osospetti possono essere evitati, altri invece ritengono che si possa perdere troppo tempo ed altri ancora ne vorrebbero il suo utilizzo in maniera parziale dando la possibilità ad una squadra di appellarsi alla suddetta in maniera limitata. il calcio che conta al giorno d'oggi non è solamente un gioco, ci sono in ballo aspetti economici e politici che possono influenzare o meno una gara anche solo a livello psicologico, gli albitri, essendo essere umani, anche inconsciamente possono sentire la pressione di una gara, essere affascinati nell'arbitrare una squadra di alto livello e per questo possono cadere in tentazione, ma rimane il fatto che ''chi di noi è senza peccato scagli la prima pietra''