Guardando i risultati che la storia di questo sport ci ha consegnato fino ad oggi secondo me è lecito farsi venire qualche dubbio sul fatto che certe frasi siano solamente "espressioni poetiche" e iniziare a pensare seriamente che possa davvero "scientificamente" esistere un DNA diverso per ogni squadra di calcio. Si perché a prescindere dal fatto che cambino giocatori, proprietari, stadi e soldi investiti nelle campagne acquisti certe squadre sembrano mantenere la loro identità per decenni , come se fossero delle entità proprie. Così succede che nonostante oramai siano passati  10 anni di gestioni miliardarie da parte di potenti Sceicchi miliardari  sia Manchester City che PSG non sono ancora arrivati a giocarsi neanche una finale in Champions League. Succede che un Milan disastrato in champions riesca comunque ad uscire dignitosamente contro un Barcellona stellare (4-0 al nou camp ma in casa avevano comunque vinto 2-0 con Abate, Mexes, Zapata, Constant in difesa) Succede che nonostante il Barcellona sia da 10 anni tecnicamente superiore agli acerrimi rivali del Real Madrid, sia proprio quest’ultimo, la squadra con più coppe campioni in bacheca,ad essere la prima  squadra a vincere la Champions per due volte di fila. Succede che la Juve continui a perdere finali di Champions. Succede che l’Inter nonostante non ci sia più il "papà buono" Massimo Moratti e al suo posto siano arrivati gli "aziendalisti Cinesi" continui a buttare via soldi nel calciomercato e ad avere problemi extracalcistici con i giocatori almeno una volta a stagione. Succede che la serie A nonostante  6 anni passati con le Milanesi completamente fuori sia dai giochi di potere non sia riuscita a trovare una squadra che prendesse il loro posto , neanche in quelle prestazioni stagionali pre-triplete dell'Inter che comunque , in un epoca dove non si parlava ancora di fair play finanziari fatturati etc etc , venivano definite fallimentari (coppa italia , ottavi/quarti di champions league 2/3 posto)

e così via...  

Ci ho pensato un pò su, e credo che l'anello mancante di questa equazione sia una parte del calcio che tutti riteniamo fondamentale,  ma che forse è più determinante di quello che si pensa :  ovvero il TIFO. Parlo di quel tifo fatto di gente che tutti i giorni leggendo i giornali ha un pensiero verso la propria squadra del cuore, che si raduna allo stadio cantando incitando sperando...insomma, se ci pensate non è molto diverso da una preghiera durante funzione religiosa. 

Si tratta sempre di rivolgere i propri pensieri, la propria concentrazione verso qualcosa a cui teniamo. Oppure se volete un esempio più terra a terra rientra un po’nei discorsi che si fanno quando si parla di cani che assomigliano ai padroni o di figli che hanno preso determinati comportamenti dai genitori. Insomma parliamo di un misto tra  legge dell'attrazione , flussi di energia quantistici , onde celebrali , subconoscio , PNL e inssoma questo tipi di discorsi qua... Io credo che poi questi pensieri/preghiere/speranze/timori  di milioni di tifosi, nell'arco di stagioni e stagioni tendano a solidificarsi fino a diventare  delle filosofie , degli stili di vita che poi di fatto , per una questione di sinergia vanno proprio a rivestire la squadra e donargli quelle caratteristiche "umane" riconosciute da tutti.

Ps Ah quasi dimenticavo,   per restare in tema, andate su internet a leggervi la storia del Leicester di Ranieri e i monaci buddisti...=)