Con la frenata dell'Inter a Bologna la vetta della classifica ora è occupata solo da due squadre, le solite: Juventus e Napoli. Al di là dei punti, solo due sull'Inter e tre sul Milan (e virtualmente sulla Roma), le compagini di Sarri e Allegri sembrano avere qualcosa in più degli avversari e danno la sensazione di potersi giocare il tricolore fino alla fine. Una superiorità che, però, manifestano in maniera completamente diversa.

La squadra di Sarri è un orchestra perfetta offensivamente, capace di fare 3 o 4 gol ogni partita, più avvezza allo spettacolo e alla spensieratezza che alla tattica e alla copertura. Il notevole sforzo offensivo della manovra e la partecipazione di otto giocatori su dieci all'azione d'attacco porta ai partenopei qualche rischio più in difesa. Tuttavia sembra che gli azzurri preferiscano segnare un gol in più degli avversari piuttosto che cercare di non subirne. Non sarebbe sicuramente d'accordo con questa teoria Allegri che è a capo di una corazzata che però mette al primo posto l'attenzione e l'equilibrio nonostante quest'anno alcune amnesie difensive abbiano talvolta costretto anche i bianconeri a sblilanciarsi in avanti, ma mai eccessivamente. Infatti tra i bianconeri l'unico obiettivo è portare i tre punti a casa anche non brillando, anche non divertendo, cercando di essere il più possibile cinici e efficaci.

Il turno infrasettimanale di ieri è stato l'emblema della differenza tra le due squadre: i campani si sono presentati all'Olimpico per giocare a viso aperto e in difesa hanno concesso uno slalom gigante a Immobile che è valso l'assist per il vantaggio di De Vrij, poi però hanno continuato a fare il loro gioco e nella ripresa hanno trovato ben quattro gol fissando il punteggio sul 4-1. Una rimonta simile a quella con l'Atalanta nel secondo turno di campionato.

La Juventus invece ha studiato e aspettato la Fiorentina giocando un primo tempo di equilibrio cercando di non rischiar nulla. Nella seconda frazione ha poi trovato un gol sporco di Mandzukic su uno dei tanti cross dalla destra per poi cercare di portare a casa il risultato senza rischiare troppo e effettivamente salvo qualche avanzata viola nel finale Szczesny non è stato impegnato.

Due modi diversi di intendere il calcio e di mirare all'obiettivo, chi la spunterà? Appuntamento al San Paolo l'1 Dicembre alle 20.45 dove andrà in scena il primo round di questa infinita sfida.