La storia, purtroppo, si ripete. A Udine non è bastata l’ottima performance dei rosa, che hanno dominato per novanta minuti sugli avversari, sfornando, con ogni probabilità, la migliore prestazione in trasferta di questo campionato, perché dopo il vantaggio firmato da Ilicic nel primo tempo, nella seconda frazione di gioco, nonostante le molteplici occasioni da gol create, il Palermo non è riuscito a segnare un’altra rete, quella decisiva, quella che avrebbe potuto mettere al sicuro i tre punti, e nei minuti finali dell’incontro è arrivata, puntuale, la mazzata, la marcatura del solito Di Natale, il quale, complice uno svarione difensivo, è riuscito a regalare alla sua Udinese un punto insperato. Nel match del “Friuli” si è vista, ancora una volta, una squadra troppo sprecona, che costruisce un’infinità di azioni offensive che poi, però, per qualche oscuro motivo, non vengono mai concretizzate: sarà per deficienze tecniche, per mancanza di esperienza o, semplicemente, per una buona dose di sfortuna? Inoltre, se è vero che gli attaccanti segnano poco, pochissimo a dir la verità, un altro dato agghiacciante è quello riguardante le frittate combinate dai nostri giocatori all’interno della propria area di rigore; un copione che ha visto regolarmente coinvolti il portiere, Samir Ujkani, e uno a turno tra i difensori rosanero: sarà mica il caso di domandarsi se l’estremo difensore albanese sia realmente in grado di trasmettere la giusta sicurezza al suo reparto difensivo? Al momento sono tante, troppe le domande alle quali non si riesce a trovare alcuna risposta. L’unica vera certezza di questo Palermo è Gian Piero Gasperini, il quale, nei tre mesi scarsi di lavoro alle dipendenze di Zamparini, ha confermato di essere un ottimo allenatore, di aver saputo gestire al meglio il materiale tecnico-umano che gli è stato fornito e di essere in grado di preparare accuratamente ogni partita. Da quando è in Sicilia, il Gasp è riuscito a toccare i tasti giusti all’interno del gruppo, e adesso più che mai è in completa simbiosi con il pensiero di ogni singolo componente della rosa; le perplessità, semmai, derivano proprio dai giocatori attualmente a disposizione del tecnico. Non smetterò mai di ripeterlo, questa squadra ha bisogno di rinforzi, nel mercato di gennaio servono degli innesti, pochi magari, ma buoni, che le facciano fare quel salto di qualità che significherebbe, alla fine dei discorsi, rivedere l’anno prossimo il Palermo in serie A.