Nel marzo 2015, appena otto mesi dopo l’acquisto di Emre Can dal Bayer Leverkusen, l'ex allenatore del Liverpool Brendan Rodgers dichiarò: "Date ad Emre un paio di anni e vedrete che potrà giocare in qualsiasi squadra del mondo. Questo è ciò che penso di lui".

Un paio d’anni dopo l'audace dichiarazione di Rodgers, Emre Can è ancora un giocatore del Liverpool, ma potrebbe non esserlo ancora per molto, dato che ormai è entrato nel suo ultimo anno di contratto con il club inglese.

Nonostante i suoi commenti positivi, probabilmente Rodgers non ha aiutato Emre Can durante la sua breve avventura da manager del Liverpool: i giovani calciatori spesso vengono spostati in varie zone del campo per aiutarli a sviluppare le proprie abilità - l'Ajax ha fatto scuola grazie al suo modo di far giocare i giovani in tutti i settori del campo per migliorare la loro comprensione del gioco – e così Can si è ritrovato ad essere utilizzato ovunque durante il periodo trascorso alle dipendenze di Rodgers.

Nella sua prima stagione in Inghilterra, Emre Can viene schierato come terzino destro, centrocampista difensivo, mezzala “box-to-box” e più regolarmente come difensore di destra nella difesa a tre.

Quando viene chiesto a un giovane calciatore di giocare in tanti ruoli diversi in una squadra di successo, questo può rappresentare un’esperienza formativa molto positiva. Tuttavia, se al ragazzo viene chiesto di farlo in una squadra di scarsa qualità e dai pessimi risultati, il rischio di ottenere performance disastrose è altissimo. E questo è proprio ciò che è successo a Can. La cosa è stata brutalmente messa a nudo nella straziante sconfitta per 6-1 contro lo Stoke City nell'ultima apparizione di Steven Gerrard con la maglia dei Reds: Can, gioca da difensore centrale destro ed è protagonista involontario dei primi tre goal dei Potters. Smette di fare danni soltanto perché viene sostituito nell’intervallo.

Nonostante quella prestazione da horror, Emre Can è stato utilizzato con continuità da Rodgers ma è solo con l’arrivo di Jurgen Klopp, nell'ottobre 2015, che finalmente il tedesco ha trovato una certa costanza di rendimento, giocando nel suo ruolo preferito nel centro nevralgico del campo.

Inizialmente si pensava che il miglior ruolo di Can fosse quello di centrocampista davanti alla difesa, considerando la sua potenza fisica e la mentalità difensiva sviluppata negli anni passati all'accademia del Bayern Monaco. Emre Can però ha presto mostrato una certa difficoltà nel mantenere la posizione, con la difesa del Liverpool che spesso si è ritrovata scoperta ed esposta agli attacchi avversari. Ecco perché Klopp ha iniziato a trasformarlo in un centrocampista più avanzato.

Con Jordan Henderson che agisce come regista di punta della squadra, Georginio Wijnaldum che fornisce atletismo “box-to-box” e una certa abilità nel segnare goal importanti e Adam Lallana che offre astuzia e creatività al centrocampo a tre, Can sembrerebbe essere diventato superfluo.

In realtà, Emre Can si è rivelato un pilastro fondamentale del Liverpool, grazie alle sue enormi capacità nel passare la palla con precisione, nell’intercettare palloni, nel creare occasioni da gol, nel garantire corsa e grinta per tutti i 90’.

Nella scorsa stagione Can è cresciuto in maniera esponenziale ed ha acquisito fiducia anche in zona gol. Un esempio? Primo maggio 2017, Watford – Liverpool. Al termine di un primo tempo avaro di emozioni, al 47’, Lucas Leiva vede l’inserimento di Emre Can. Lo serve con un pallone a mezz’aria: troppo basso per colpirlo di testa, troppo alto per non provare il tiro al volo. Così il tedesco non ci pensa due volte, si coordina e trova un gol fantastico. Una rovesciata atipica, da una posizione complicata, pressato dal difensore. Insomma, una rete capolavoro che vale 3 punti per i Reds e il premio per il “Goal of the Season” in Premier League.

Can, che è anche diventato titolare inamovibile della nazionale tedesca fin dal suo debutto nel 2015, sembra aver ripreso il suo gioco ad alti livelli in questa stagione, segnando anche due gol decisivi nei preliminari di Champions League contro l'Hoffenheim.

Quando si analizza la squadra del Liverpool, non c'è un ambito nel quale Can possa eccellere rispetto ad un altro giocatore: Henderson ha una maggior percentuale di passaggi precisi, Coutinho crea più occasioni da gol, Sadio Manè è più veloce, Roberto Firmino è più tecnico e agile nei movimenti, Joe Gomez vince più tackles difensivi. Tuttavia Emre Can è probabilmente il secondo, il terzo o il quarto migliore in tutto. Come centrocampista moderno ha ottenuto molto dal punto di vista tecnico e fisico e, sotto la guida di Klopp, ha sviluppato rapidamente anche il lato mentale del suo gioco.

In sole due stagioni Emre Can si è ormai imposto come uno dei centrocampisti più completi del panorama calcistico internazionale e la sua situazione contrattuale (scadenza 2018) ha attirato da subito molti grandi club europei. La Juventus è da tempo sulle sue tracce: Can, a 23 anni, sarebbe l'erede ideale di Khedira, che quasi certamente lascerà Torino la prossima estate per tentare un'avventura negli USA. Inoltre alla Juventus il tedesco rappresenterebbe il jolly perfetto, in grado di giocare al posto di uno dei due centrocampisti centrali ma anche come terzino destro, ruolo in cui i bianconeri non hanno ancora trovato l’erede di Dani Alves. 

Riuscire a tesserare Emre Can però sarà tutt'altro che facile, visto che sul giocatore c'è il forte interesse di Manchester City e Bayern Monaco, pronte addirittura a sferrare l'attacco già a gennaio, versando un indennizzo di circa 10 milioni di euro al Liverpool e offrendo al centrocampista un ingaggio da 8 milioni di euro.

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