A pochissimi giorni dalla morte di Tiziana, finita nel "tritacarne social" c'è gente che non ha ancora capito la gravità di certe azioni, che travalicano la semplice burla per trasformarsi in offese alla persona. Premesso che a tutti piacerebbe vedere Diletta senza veli, per carità di Dio, ma addirittura andare a rubare tutto dal suo pc mi sembra a dir poco imbarazzante. Certe volte mi chiedo se le persone interessate abbiano un cervello o una banca dati nella testa, ma soprattutto se abbiano un cuore. Tutto ruota intorno alla convinzione che, finché accade all'altro, non è un problema mio. In America chiudono le webcam con il nastro adesivo per evitare di essere spiati, forse qui dovremmo farlo anche noi visto che ormai la privacy, passatemi il termine, è diventata una prostituta di cui servirsi quando meglio ci aggrada. Se persino Balotelli prende le difese della giornalista allora siamo davvero al di là dell'impossibile. Mi rivolgo a tutti quei malati che invece di farsi una vita schiavettano mattina e sera dinanzi a un computer per farsi i **** degli altri: siete una vergogna, un rifiuto umano, dovrebbero capitare a voi queste cose, magari far vedere le foto dei vostri genitori che amoreggiano o di voi che cantate sotto la doccia, forse allora capireste la metà di come ci si può sentire. Non fate solidarietà se poi contribuite a creare le tragedie; metteteci la faccia, da uomini e affrontate le conseguenze delle vostre azioni. In un mondo in cui ormai "tutti sanno tutto di tutti" (siano dannati i social network) voi siete riusciti a superare le colonne d'Ercole della stupidità. Vergognatevi, siete delle bestie.