Ormai in Italia lo sanno anche i muri, nessuna squadra gioca a calcio come il Napoli. Velocità, organizzazione, possesso palla, fantasia e perché no, anche un pizzico di follia. Del resto andare al Bernabeu e giocare in mezzo al campo con un classe 94 (Zielinski) e un classe 97 (Diawara, migliore in campo) significa essere un po' folli. Ma è proprio quest'aspetto che rende il Napoli capace della rimonta. Quest'essere spregiudicato nel momento del bisogno e dare sfoggio al talento dei suoi uomini migliori, perché è vero che Mertens ha deluso nella notte del Bernabeu, ma è anche vero che quando la squadra ha avuto bisogno durante la stagione, il belga si è trasformato in condottiero e si è trascinato i suoi sulle spalle, con la classe e la determinazione che in Europa in pochi hanno in questo momento. E non dimentichiamoci di Insigne e di Hamsik, i "padroni di casa" che sicuramente vorranno dire la loro prima che qualcuno entri ed esca dai loro possedimenti portandosi via il tesoro più grande, quel sogno chiamato Champions. A tutto questo aggiungete Callejon, l'ex di turno che vorrà sicuramente riscattare una prestazione piuttosto opaca al cospetto dei suoi ex tifosi, e poi Reina, e Jorginho, e soprattutto Milik. Chissà che il polacco non possa ritrovare la miglior condizione e soprattutto il goal nel ritorno degli ottavi di finale. E non scordiamoci il fattore più importante, il tifo. Il San Paolo sarà una vera e propria bolgia, che farà tremare le gambe anche a chi questi palcoscenici li conosce già e li ha già affrontati. Ecco perché il Napoli può farcela e può credere nella rimonta. Certo, ci vorrà davvero il miglior Napoli della stagione per ribaltare il risultato contro Ronaldo e Co, ma se c'è una squadra che è in grado di farlo, state pur sicuri che è quella di Sarri.