Il dopo Shevchenko al Milan fu piuttosto tribolato. Il geometra ed ex amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, dopo la cessione,remunerata profumatamente, al Chelsea di Andrij Shevchenko, decide di andare in Spagna a prelevare il sostituto del fuoriclasse ucraino. Lo prende dal Betis Siviglia. È un attaccante brasiliano, il suo nome è Ricardo Oliveira. Siamo nell'estate del 2007. Qui bisogna fare un pò di chiarezza. Il cartellino era del Betis Siviglia, ma Ricardo Oliveira dall'Aprile del 2006 era stato prestato fino a fine stagione al San Paolo, club brasiliano dove in 11 presenze segnò 5 gol. Fu pagato dal Milan 17 milioni di euro più il cartellino di Vogel, ex centrocampista svizzero che era in forza al Milan.

Arrivò al Milan portandosi con sé buoni numeri e un discreto score realizzativo tra il campionato spagnolo e il campionato brasiliano. Con la nazionale brasiliana aveva all'attivo 3 reti in 11 match giocati con la nazionale carioca.

Si presentò al Milan con le solite frasi fatte che si dicono in questi casi, dichiarando testualmente 'Sono contento di essere stato ingaggiato da un club così importante come il Milan'.

Nelle amichevoli estive si presentò bene, fece una buona impressione e stupi' per la sua qualità nel dribbling. Diede l'impressione di essere un attaccante niente male. In campionato parti' subito bene. Il 9 settembre 2006,  segna di testa contro la Lazio, al suo esordio in Serie A, nel primo match del campionato. Da qui poi ci fu un Black out. Dopo questo gol segnò in campionato solo altre 2 volte contro Siena e Udinese. In Coppa Italia andò a segno due volte.
Questo il suo score realizzativo in maglia rossonera. Solo 5 misere reti. Eppure, complice un Filippo Inzaghi infortunato spesso, era titolare in quel Milan. L'esperienza nel Milan di Ricardo Oliveira non fu negativa solo in campo, ma anche fuori dal campo ebbe dei grossi problemi che lo hanno anche condizionato probabilmente nella sua esperienza rossonera. La sorella di Ricardo Oliveira, Maria De Lourdes Silva de Oliveira, fu rapita da dei criminali in Brasile il 4 ottobre 2006. Questa bruttissima e triste storia per fortuna si concluse con la liberazione della sorella di Ricardo Oliveira il 12 Marzo 2007. Questa vicenda, che per fortuna si è risolta positivamente, ha condizionato negativamente Ricardo Oliveira, e le sue prestazioni in campo ne avranno sicuramente risentito. Tuttavia, non si può negare che sono stati 17 milioni spesi male. Fu ceduto l'anno dopo dal Milan al Real Saragozza, in Spagna, dove nel massimo campionato spagnolo realizzò 18 gol in 37 presenze, ma nonostante questo il Saragozza retrocesse nella B spagnola. Fu comunque riscattato dal Saragozza che pagò 2 milioni per il prestito e 10 per il riscatto. Il Milan realizzò una piccola minusvalenza. Il Milan ci ha rimesso sia in campo, dove l'apporto di Ricardo Oliveira è stato negativo, e sia a livello di bilancio con una piccola minusvalenza. Però per il Milan fu comunque un anno felice, poiché quel Milan vinse la champions League ad Atene contro il Liverpool nel 2006/2007. Ricardo Oliveira non scese in campo nella finale di Champions League, ma comunque vinse questo trofeo con il Milan. Dopo il Milan fece la sua buona figura tra campionati spagnoli (sia in prima che seconda divisione), arabi e brasiliani, tra Real Saragozza, Betis Siviglia, Al Jazira, Al Wasl, Santos e Atletico Mineiro. Con il Santos fece piuttosto bene, si rilanciò sul serio, a tal punto da essere cercato anche dal Barcellona come punta di scorta. Non se ne fece nulla alla fine, però questo testimonia le buone prestazioni che fece con la maglia del Santos.

BIOGRAFIA DI RICARDO OLIVEIRA.

NATO A: SAN PAOLO IL 6 MAGGIO 1980 

RUOLO: PRIMA PUNTA, BRAVO NEL COLPO DI TESTA E BRAVO A CALCIARE CON ENTRAMBI I PIEDI.

Cresce nelle giovanili del Portuguesa. Esordisce in prima squadra e nei professionisti proprio con il Portoguesa. Successivamente veste le maglie del Santos, Valencia, Betis Siviglia, San Paolo, Milan, Real Saragozza, di nuovo Betis Siviglia, Al Jazira, di nuovo San Paolo, di nuovo Al Jazira, Al Wasl, Santos, Atletico Mineiro. Con il Brasile ha giocato 16 volte segnando 5 marcature e con la Nazionale brasiliana ha vinto una Copa America e una Confederation Cup. Con i club ha vinto 2 campionati paulisti con il Santos, 1 Campionato spagnolo con il Valencia, 1 Coppa di Spagna con il Betis, 2 Coppe del presidente con l'Al Jazira, 1 Etisalat Emirates Cup sempre con l'Al Jazira, 1 Campionato degli emirati arabi ancora con l'Al Jazira, 1 Coppa Uefa con il Valencia, 1 Champions League con il Milan e 1 Coppa Libertadores con il San Paolo.