"Buu, bidone. E lo chiamano fenomeno questo qui?" al 66' di Juventus - Real Madrid. "Che giocatore! Che classe! Questo qui nel giro di tre anni vince il pallone d'oro! E' il nuovo Messi!" al 74' di Benevento - Juventus. Sono trascorsi tre giorni dalla partita di Champions League e dopo quella di campionato di ieri il giudizio sul talento argentino da parte della stampa, da parte di tifosi juventini e non, è stato completamente ribaltato. La tripletta che "La Joya" ha realizzato al Vigorito ne è la conferma, se qualcuno avesse ancora dubbi o perplessità, del bagaglio qualitativo enorme di cui dispone quel mancino straordinario. La prima rete, complice la mancata pressione della difesa del Benevento, è un autentico capolavoro con il pallone che si è insaccato inesorabilmente alle spalle del portiere rimasto inchiodato sulla linea di porta. I due rigori trasformati sono stati chirurgici, battuti con maestria e freddezza spiazzando in entrambi Puggioni

"E ma contro il Real Madrid è stato praticamente assente per un'ora di gioco..." Facile criticarlo dopo un'espulsione (doppia ammonizione, ndr) e dopo un risultato passivo così netto. Se fosse finita anche solo 0-1 e la punizione di Dybala finita a lato per un soffio si fosse insaccata, ora staremmo tutti a parlare di un Paulo Dybala finalmente maturo e in grado di fare la differenza anche in Europa. E' vero, non si ragiona con i "se" e con i "ma". Ma è altresì appropriato evitare di passare da una sponda all'altra nel giro di pochissimo tempo. Stiamo parlando, infatti, di meno di 72 ore. Davvero assurdo. Quale dovrebbe essere allora la giusta opinione da avere sul 10 bianconero? Non ho intenzione di imporre nessuna "legge sui punti di vista". Non stiamo in un regime dittatoriale. Però, quello che bisognerebbe fare, a parer mio, è elogiare il valore assoluto dell'argentino, senza caricarlo troppo di responsabilità. E' comunque un ragazzo di soli 24 anni che ha numeri pazzeschi, ha delle giocate come i grandi fuoriclasse, ha dei lampi che talvolta si rivelano importanti, ripeto, ha quel sinistro preciso e magico. Ma ha sempre 24 anni. 

Quanto tempo dobbiamo attendere prima di gustarci un Dybala capace di fare la differenza anche in Europa? Premesso che Paulo non è che non sia capace di fare certi tipi di giocate in Champions. L'anno scorso siglò una doppietta importante e pesante contro il Barcellona targato Messi-Neymar-Suarez che non segnò neppure un gol alla Vecchia Signora in 180' di gioco, tra andata e ritorno. Gli manca, al campione di Laguna Larga, la maturià e l'esperienza che acquisirà con il passare degli anni e disputando a grandi livelli, costantemente, una competizione come la Champions o come un Mondiale di calcio. Tasto dolente: Sampaoli in Russia non vuole portare Paulo. Beh, magari i tre gol messi a segno ieri non saranno passati inosservati al commissario tecnico dell'Albiceleste. Forse forse, un pensierino alla fine deciderà di farlo... Se poi così non fosse, Dybala dovrà mettersi in testa che per arrivare nell'elite dei calciatori più forti al mondo (al pari di CR7 per intenderci, ndr) la strada è lunga, tortuosa e piena, pienissima di insidie. Quali sarebbero? Ad esempio gli sceicchi inglesi pronti a ricoprirlo d'oro, pronti ad offrirgli un sostanzioso progetto economio, ma un fallace progetto tecnico che non lo vedrà mai al centro della squadra. Oppure "i nobili del calcio spagnoli", Barcellona e Real Madrid, dove Paulo rischierebbe seriamente di bruciarsi vivendo all'ombra di Messi, un po' come è accaduto a Neymar trasferitosi al Psg. Quindi meglio pensare ad andare presso la Senna? Qui il pericolo più grande è rappresentato dalla poca competitività e dalla scarsezza di motivazioni di un campionato noioso, come la Ligue 1, poco allenante anche dal punto di vista tecnico-tattico.

La soluzione migliore, ed è ciò che mi auguro da tifoso della Juventus, sarebbe quella di rimanere ancora in Italia e fare la storia di un club che di tradizione ne ha da vendere e che ha offerto sempre diversi talenti e sfornato di continuo grandi campioni internazionali. Prima di Dybala, un altro talento cristallino era Paul Pogba che ha deciso, qualche estate fa, di abbandonare la Juve per ritornare nella sua Manchester che l'aveva riempito di letame, scaricandolo proprio a Madama nel 2012. Al francese è andata male questa sua personalissima "scommessa", scomparendo via via dai radar del grande calcio. Occhio Paulo a non commettere il suo stesso errore. Prima di dire sì a un'offerta monstre quest'estate, pensaci...