"Se la Mecca non va a Maometto, Maometto va alla Mecca" diceva quel tale... Tradotto in termini calcistici, dalle parti di Torino suonerebbe così: perché non un "falso nove", che già c'è, piuttosto che la chimera di un trequartista inarrivabile? Dybala è un talento purissimo: dribbling, scatto, tiro, fiuto del goal. Un po' "leggerino", però, però per lottare corpo a corpo con i navigati difensori del massimo torneo continentale. Certo se Allegri intendesse schierare Dybala come "falso nove" il giovane argentino diventerebbe probabilmente inafferrabile per chiunque. Anche perchè il ragazzo è rapidissimo: non solo di gambe, ma soprattutto di testa e perciò è capace di "fare" calcio a tutt'altra velocità rispetto a tanti altri colleghi che rincorrono una palla su un campo da gioco. Chiaramente un "falso nove" ha bisogno di compagni che per caratteristiche naturali o per spirito di adattamento siano in grado di esaltarne gli estri. Morata è una seconda punta capace di coprire la palla e giocare di sponda grazie al fisico e al controllo di palla. Come pure di giocare con triangolazioni in velocità con palla bassa. Morata può anche partire largo e andare via all'avversario nell'uno contro uno, costringendo le difese a scalare le marcature. Un'attaccante così sembra fatto apposta per giocare accanto a un Dybala "re-inventato" come "falso nove". Anche Coman, grazie alla velocità e alla tecnica non comuni, si combinerebbe bene nel tridente con Morata e Dybala. Coman infatti è un giocatore che si esprime al meglio quando può partire largo, giocando da seconda punta o da ala. Ovvero quando si tratta di aprire gli spazi. Semmai qualche dubbio potrebbe sorgere in ragione della mancanza di esperienza a certi livelli: inutile nascondersi dietro un dito! Se però Marotta e Pratici si decidessero a puntare forte su Domenico Berardi la faccenda assumerebbe tutt'altro aspetto. Il bomber del Sassuolo ha già segnato trenta gol in serie A pur avendo solo 21 anni: roba da pazzi! Anch'egli come Coman dà il meglio di sé giocando largo: in questo caso nel ruolo di ala destra, essendo egli un mancino naturale. Ancor più di Morata, Berardi aprirebbe gli spazi di cui Dybala "falso nove" avrebbe bisogno per inserirsi da dietro o per rifinire l'azione. Per di più Berardi ha il fisico e la scaltrezza sotto porta che mancano a Coman. Ricapitolando: la prossima stagione potremmo vedere una Juventus modellata sull'esempio del Barcellona di Guardiola. Follia? Io penso che se i giovani attaccanti - e su tutti Dybala - ingranano la cosa si può fare. Fermatevi per un attimo a pensare alla tenacia con la quale Allegri ha convertito la squadra "adrenalinica" ereditata da Conte - abituata al pressing alto e alle verticalizzazioni - in un gruppo che gestisce il possesso palla a metà campo, ragiona con calma e non rischia. In un contesto del genere è perfettamente funzionale la figura di un fine palleggiatore con il fiuto del goal come Dybala subito dietro due punte che giocano molto larghe: Morata e Berardi. Concludo dicendo che è pacifico che un sistema di gioco del genere non può essere l'apriscatole giusto per ogni partita. Immaginate quelle partite in cui la palla non vuole entrare: Manzukic sarebbe allora la riserva perfetta, quella capace di entrare al posto di Dybala per aiutare Morata e Berardi a pressare i difensori avversari e di piazzarsi poi al centro dell'area per tradurre in rete il forcing dei compagni di squadra. Fantascenza? E allora w la fantascienza!