Mio papà mi portava a San Siro la domenica.

Partenza dal Canavese con il pullman. Panini e birre al seguito. 2 ore di viaggio a parlare di Franco Baresi, Tassotti e poi di Maldini, Mister Liedholm, Diba, Evani, Massaro... Van Basten, Gullit, Rijkaard, Papin, etc... etc...

NESSUNO nel pullman ha mai parlato dello stipendio di uno di questi. Nessuno iniziava il viaggio ironizzando su quanto la Juve o il Napoli avessero pagato il nuovo acquisto. Nessuno che si preoccupasse mai del fatturato dell'Inter o del Real Madrid.
Le mie piccole orecchie sentivano solo "oggi, anche contro Platini, non prenderemo gol... lì dietro siamo troppo forti" oppure "oggi sono sicuro che Paolo riuscirà a rifare la partita di domenica scorsa" oppure "eh, oggi Maradona ce la farà passare brutta!".
Parole di CALCIO.

Poi si scendeva dal pullman. Borsa dei panini al braccio, gazzetta e cuscino del Milan sotto l'ascella.

LO STADIO

Occhi sgranati e cuori aperti in attesa di vedere quel colpo di Chicco, quella scivolata di Paolo, la rasoiata del Tasso, la sgroppata di Gullit, la classe di Frank... o il saltino del CIGNO... ma anche il dribblign di Diego, la fucilata di Lothar, o il rigore per la Juve.
Guardavamo calcio e tifavamo calcio. Non ho MAI sentito urlare nessuno verso il campo "vedi di correre per quello che ti paghiamo!!!".

Sono fortunato perché quella squadra ha vinto spesso, ma abbiamo anche perso... e sul pullman di ritorno, cuori feriti e tristi non hanno mai pronunciato alcuna parola che riguardasse i soldi guadagnati dai nostri beniamini sconfitti.

PERCHE' oggi i ragazzini e noi quarantenni non parliamo più di calcio, ma di soldi? 
Chi mi aiuta a capirlo e, soprattutto, chi mi aiuta a ricominciare a parlare di CALCIO?

E' il gioco più bello del Mondo, non è la nostra Azienda.
GIOCHIAMO DI PIU' TUTTI?