Dopo aver speso 230 milioni sul mercato, per il Milan è arrivato il momento di fare sul serio. Se possiamo tracciare un piccolo bilancio possiamo dire che finora i colpi del Milan hanno mostrato, chi più chi meno, di essere meglio dei loro predecessori. È palese che Ricardo Rodriguez ad esempio non è Vangioni e Kessié non è Bertolacci, ora però bisogna vedere veramente questi giocatori cosa possono dare di più degli altri predecessori a questo Milan che vuole tornare grande.
Sicuramente avrete notato che si intravede un futuro migliore, ma questo non può restare solo un presagio, questo futuro deve diventare reale questo passa attraverso la convinzione e anche il gruppo, che ha tanti nuovi giocatori intercambiabili che possono fare le fortune di questo Milan trascinato dalla voglia di dimostrare di Montella, dalla grinta di capitan Bonucci e dallo spirito di sacrificio che deve ardere in ogni calciatore, così si può puntare in alto anche attraverso le sconfitte e le delusioni. 

Questo gruppo dà l'impressione di potersi amalgamare bene e superare le difficoltà; come diceva Seneca per aspera ad astra, è questa la strada da seguire in campionato. Oltre alla Juve che è sempre la favorita e con un Napoli incredibile, questo Milan può dire la sua anche più di Roma e Inter, perché ha dimostrato di essere squadra più delle altre, non ci sono mai stati screzi tra i giocatori o almeno non sono trapelati, questo, nonostante le mille vicissitudini, fa capire quanto conti il gruppo.

Per quanto riguarda l'Europa League, il Milan ha un girone abbordabile, il bello verrà quando arriveranno le uscenti dalla Champions League, ma è qui che arriverà la prova del nove. Il Milan deve ritrovare il suo DNA, quello che l'ha fatto grande, ogni calciatore deve avere l'obbligo e l'onore di dare tutto per questa maglia, basta guardare la manica destra con quelle sette Champions per far risvegliare quella magia. Perché il Milan in Europa è sempre il Milan...