Sembrava essersi chiuso in estate con il rinnovo contrattutale il caso Donnarumma e invece ecco che si è riaperto, a seguito di una presunta lettera recapitata ai dirigenti milanisti.
Dopo un lungo braccio di ferro, quest'estate, si era arrivati a una tregua tra la dirigenza milanista guidata dal duo Fassone-Mirabelli e l'entourage del giovane portiere con il famoso Mino Raiola, che si era dimostrato il solito osso duro in grado di strappare contratti milionari per i suoi assistiti. 
Con uno sforzo economico non indifferente da parte del Milan, alla fine sono usciti vincitori tutti: il Milan che è riuscito a trattenere, in prospettiva, uno dei migliori portieri al mondo, Donnarumma che ha sempre sostenuto di voler rimanere e Raiola che si prende la sua più che cospicua fetta dai 6 milioni di ingaggio. Senza dimenticare che la società aveva fatto un ulteriore sforzo ingaggiando anche il fratello di Gigio, Antonio Donnarumma, con uno stipendio di 1 milione annuo dandogli il ruolo di vice Gigio ma di fatto terzo portiere del Milan.

Adesso, con questa presunta lettera che attacca la società di violenza morale nei confronti di Donnarumma, si è riaperto il caso. 
In questi giorni, a più riprese, la società ha manifestato la sua posizione riguardo questa situazione sottolineando che "Gigio Donnarumma è un patrimonio sportivo ed economico del Milan" e che non hanno nessuna intenzione di venderlo a meno che il diretto interessato non lo chieda esplicitamente e in quel caso allora ci si siederà a trattare ma alle condizioni, GIUSTAMENTE, della società.

Dalla parte del calciatore e del suo entourage, invece, non sono state rilasciate dichiarazioni. Dichiarazioni pubbliche, senza mezzi termini, tramite uno striscione che invece i tifosi appartenenti al settore della curva sud di San Siro hanno rilasciato nella partita di Coppa Italia tra Milan e Hellas Verona. Tifosi che sostengono di aver perso la pazienza e che invitano Donnarumma ad andarsene.

La società è sempre stata chiara e ha sempre dichiarato pubblicamente la sua posizione. Cosa che invece non succede dall'altra parte.
Gigio Donnarumma è ormai maggiorenne e quindi dovrebbe essere in grado di prendersi le proprie responsabilità. Ora come ora, sembra essere tra due fuochi. Da un lato stare con la società sostenendo di voler rimanere e dall'altro stare con il suo agente per andare in qualche top club europeo e guadagnare anche il doppio dell'attuale stipendio. Ciò che dovrebbe fare è prendere pubblicamente, tramite una conferenza stampa e non tramite i social, la sua effettiva posizione. 

Nel momento in cui dovesse essere dalla parte del suo agente, Mino Raiola, allora con buona pace di tutti si lavorerà alla cessione beneficiando lui ma soprattutto la società dal punto di vista economico.
Se invece dovesse essere dalla parte del Milan, allora prenda in mano la situazione e chiuda i rapporti con il suo agente che, ad oggi, sembra essere il vero responsabile di tutta questa situazione.
Così facendo probabilmente riuscirebbe a ricucire anche lo strappo che si è creato con i tifosi.