Caro diario, Oggi è il 2 giugno, vigilia della finale, anche se qualcuno si ostina a dire che è anche la festa della Repubblica. Si va al mare a prendere un po' di colore come promesso tempo fa. Ho pensato di comprare la Gazzetta dello Sport o qualche altro quotidiano sportivo ma poi mi son detto che devo proprio staccare al spina. Una giornata di rifinitura, una sgambatella e niente di serio: non si pensa a Cardiff. Indosso il costume e vado a scegliere la maglia. Un 34 gigante dietro sulla schiena con la scritta "Campioni". Ok, lo ammetto, un po' ci penso... Non è quella attuale la maglia ma è veramente dura andar dietro alla moda bianconera. Noi vinciamo tutti gli anni e tutti gli anni aggiornano la maglia. Beato quelli del capoluogo campano che ancora festeggiano lo scudetto del 1987. Almeno loro hanno smesso di comprare le maglie da 20€ per celebrare uno scudetto che sarà vecchio dopo 12 mesi. Faccio un rapido calcolo e ci sono: 20x30=600, con il cambio lira/euro, l'inflazione e roba simile, facciamo 400€ risparmiati in maglie celebrative. Moltiplicando il numero per ogni tifoso, forse potrebbero ricomprare il nostro centravanti col numero 9. Arrivo in spiaggia e un tipo accanto a me parla al cellulare e gli sento dire "dai non è un problema, tranquillo". Mi giro di scatto come se fosse successo qualcosa ad uno dei nostri ma stava solamente parlando dei fatti suoi... attimo di panico rientrato. Mi giro dall'altra parte e c'è una famigliola felice, atta a mettersi comoda sulla sabbia. Lui, il padre, si accinge a piazzare l'ombrellone con addosso la maglia Le6end. Il figlio, 4-5 anni, con la maglia di Dybala... Mi stendo e penso tra me e me "Antò basta, oggi si pensa alla finale... non ti prendere per il c**o facendo finta di non avere la testa a domani". E forse è la cosa corretta da fare, quanto meno la più coerente. Giusto per non ritrovarmi davanti ad una roccia e pensare involontariamente ad Andreone Barzagli. Torno a casa dopo una piacevole giornata, giusto in tempo per le dichiarazioni di Gigione, Dani e mister Max Allegri, quello scarso. I ragazzi mi tranquillizzano, mentalmente Dani è un livello sopra tutti gli altri, risponde come se domani ci fosse il quarto di finale del torneo di beach soccer del mio paese. E invece ci si gioca tutto. Sono carico, positivamente. Non posso dire che "quest'anno è quello giusto" sennò mi trasformerei in un tifoso con la maglia a strisce che al posto del bianco ha il blu inseme al nero. Ma comunque sono carico, se si giocasse ora sarei seduto comodo davanti alla tv e vedere il risultato del lavoro fatto dai miei ragazzi, che stimo all'infinito per quello che mi danno. Ma so che dovrà passare un'altra notte, l'ultima. Sperando che sia l'ultima notte della settimana passata da sobrio...