Alla fine ha sempre ragione chi vince. In questo caso, cioè quello della Roma, la massima ha ancor più valore. Sì, perchè al di là degli accorgimenti tattici (le due punte o i tre centrali di difesa), i giallorossi hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo, hanno creduto fin dall'inizio nella rimonta, e l'hanno ottenuta grazie al gioco, ma soprattutto grazie al sacrificio di 11 leoni.

E quindi, giù il cappello davanti alla squadra di Di Francesco. Ma quanto ha influito l'atteggiamento del mister sulla prestazione della squadra di ieri sera? Certamente tantissimo!
E quanto influirà l'atteggiamento di Allegri sulla partita di questa sera che vedrà la Juventus alle prese con una squadra forte quanto il Barcellona, e con una necessità di compiere un'impresa altrettanto grande?
Per farsi un'idea, è sufficiente ascoltare o leggere le dichiarazioni di Allegri nel prepartita: manca Dybala, quindi giochiamo a tre punte; è una partita secca, e non dobbiamo avere fretta ed esporci alle loro ripartenze; è un'impresa molto difficile e abbiamo poche possibilità.

Insomma, grande ottimismo!
L'allenatore Toscano lascia filtrare una decisa rassegnazione! Ma la Juve, per la caratura internazionale che si è creata, non può permettersi il lusso di scendere in campo con rassegnazione.
Allegri prenda esempio da Di Francesco, ma soprattutto da Marchisio il quale, dopo la sconfitta di Torino, è stato molto deciso: "Si va a Madrid per la grande impresa, chi non ci crede non è juventino".

Dal punto di vista tattico, è decisamente discutibile l'idea di rinunciare al 4-2-3-1, perché è l'unico modulo che ha sempre dato grandi garanzie. A Londra, contro il Tottenham, solo grazie al cambio di modulo la Juventus è riuscita a raddrizzare la partita. Al posto di Dybala potrebbe giocare Douglas Costa, con Cuadrado e Mandzukic sulle fasce.

Insomma, Allegri fa sempre discutere. E' un pragmatico, forse troppo. Stasera sarà necessaria una bella dose di sfacciatezza e incoscienza, caratteristiche non da Juve, almeno non della Juve di Allegri.

Caro Max: Di Francesco docet!