Parto subito, esprimendo il mio parere sulla vicenda: Gentile ha ragione.

L'ex tecnico dell'Under 21 dal 2000 al 2006, ultimo vincente su quella panchina con due campionati europei di categoria, un terzo posto, sempre nel campionato Europeo, un argento nei giochi del mediterraneo, ha rilasciato una breve intervista, dove tutti i torti proprio non li ha.
La federazione ha sempre prediletto i suoi tecnici cresciuti in casa, e quando c'è stato il bisogno di fare il salto dalle giovani promesse alla Nazionale maggiore, i risultati sono sempre arrivati, figli di un percorso avvenuto assieme e nato fin dai primi passi internazionali fino alle grandi competizioni.

Vicini, Bearzot e Maldini sono i tecnici più "famosi" ad aver fatto tutta la trafila della Federazione fino ad arrivare in prima squadra. Tutti e tre, Bearzot prima con Spagna 82, Vicini con Italia 90 e Maldini con Francia 98, presero delle Nazionali che avevano cresciuto fin da "piccoli" vincendo le competizioni minori e provando l'assalto nelle competizioni maggiori con gli stessi, o quasi, giocatori.

Di Biagio, che a parole sue nell'Europeo appena concluso in Polonia aveva l'Under 21 più forte degli ultimi venti anni, con ben sei giocatori presi dalla Nazionale maggiore, ha collezionato solamente un terzo posto. 
Claudio Gentile attacca e ha ragione, l'attuale ct azzurro ha fallito con l'under 21 e richiamare gli stessi giocatori che hanno fallito la qualificazione ai mondiali, vuol dire che il cambio generazionale non c'è o non si vuole fare.

La mancata convocazione di Balotelli fa pensare che niente è cambiato a Coverciano e che per la Nazionale Maggiore si prospettano tempi duri con grosse figuracce, a partire dalle due amichevoli che stiamo per affrontare.

Sperando che Di Biagio sia un ct traghettatore e che la FIGC rinsavisca assumendo un ct di fama internazionale e vincente, apprestiamoci a guardare l'ennesima umiliazione calcistica da nazionali che hanno saputo rinnovarsi.

Grazie

ILPARLAFUS