Nulla è scontato in questa Serie A. Il duello tra Napoli e Juve per lo Scudetto, la corsa (per alcuni rin-corsa) Champions, la situazione delle squadre in lotta per la salvezza è, anche lei, equilibratissima.
Insomma il nostro campionato da un lato perde appeal, ma dall'altro può vantarsi di essere l'unico non ancora chiuso. La novità potrebbe essere lo Scudetto al Napoli, ma i partenopei ieri hanno ridato vita alla Roma "alla canna del gas" dopo i due schiaffi di domenica scorsa rimediati dal Milan. Bravo Di Francesco, male Sarri, che poi nasconde pure la mano e si tira fuori dalla lotta. La classifica recita così: Roma 53, Lazio 52, Inter 51, Samp e Milan 44, con le ultime 3 che devono ancora scendere in campo.
Appunto, questa sera ci sarà Milan-Inter.
I Derby sono (quasi) sempre l'incrocio tra due squadre che vivono momenti opposti, all'andata l'Inter era una macchina da guerra che segnava e non subiva mai gol, mentre il Milan di Montella arrancava; al ritorno la storia è cambiata, il Milan di Gattuso ha ritrovato fiducia e morale, l'Inter quella compattezza sembra invece averla persa.

Il mio pronostico? Un pareggio. Perché? Semplice: l'Inter deve recuperare, contro un Milan così è normale temere un risultato negativo, il Milan invece dopo le fatiche in Coppa Italia dovrà andare necessariamente in debito d'ossigeno e mettere in mostra la dote principale che il Gattuso mister ha portato con sé: saper soffrire con ordine.
Un risultato - il pareggio - che non comprometterebbe neanche più di tanto la corsa europea delle due, dato che recupererebbero entrambe un punto sulla Lazio perdendone due sulla Roma, che però in questo campionato ha dimostrato di essere troppo altalenante.

Alla fine potrebbe prevalere la paura di perdere che per l'Inter significherebbe "certificato della crisi" e per il Milan "fine dei sogni di Champions", Spalletti e Gattuso lo sanno bene e vorranno evitare tutto ciò. Si "accorderanno tacitamente" (nel senso che i 90 minuti e i comportamenti delle squadre porteranno ad un pareggio) su un risultato che va bene ad entrambe.

Un biscotto in stile milanese ma involontario, nonostante sia la terra dei panettoni, sperando che ai tifosi non ritorni in mente l'amaro retrogusto svedese, un biscotto decisamente indigesto che fatichiamo ancora a mandar giù.