Carissimo De Zerbi,

tu sei l'allenatore del Benevento Calcio e ho deciso di scriverti perché ho delle comunicazioni molto importanti e urgenti.

Ovviamente non ti conosco di persona, però è come se fossimo andati a scuola insieme fino dalle elementari (nonostante la notevole differenza d'età) perché condividiamo delle “esigenze particolari” in questo frangente della tua vita, mentre per me riguardano il sempre: avere a cuore le sorti della squadra della mia città amata, Benevento.

Sarò breve però abbastanza “particolareggiato”.

Io immagino che tu sia sempre stato un “secchione”, però di quelli che riuscivano molto bene anche negli sport. Tutto il contrario di me, insomma, che mi volevano per il mini-basket solo perché già sfioravo il metro e ottanta, però ero una schiappa. Bravino a scuola, però “poco volenteroso”. T'immagino secchione perché, a giudicare da quello che stai combinando con i nostri calciatori-mozzarelle, devi essere uno che sta sempre col telecomando in una mano e l'altra sul mouse per visionare, giocatore per giocatore, l'avversaria di turno e carpirne tutti i punti di forza e quelli deboli.

Poi, tra i tuoi pregi c'è anche il fatto che non ti arrendi mai e ad ogni sconfitta, rimediata spesso nel modo più ingiustificabile, tu ti rimetti a lavorare ogni lunedì mattina - anzi immagino addirittura che tu dormi poco, come si dice a Benevento: che “tu non ci dormi la notte”, pur di trovare un'alternativa al fallimento totale e ripetuto per 19 volte consecutive, tranne una.

Poi, in quelle poche ore di sonno, immagino che tu sogni più o meno quello che vado a descriverti.

È il 4 Febbraio 2018, allo stadio Vigorito, finalmente, è giunto ospite il più prestigioso club europeo, dopo il Real Madrid, il Napoli. La squadra padrona di casa risulta imbattuta dall'ultima partita del girone di andata. Il Benevento ha conquistato finora 13 punti ed è vicinissima alle dirette concorrenti che insidiano la prosecuzione della sua avventura in serie A. Il Napoli conduce la classifica a 54 punti, una differenza incolmabile ovviamente, però, se il Benevento proseguirà con questo ritmo dovrebbe finire abbondantemente al di sopra delle ultime 5 squadre.

La partita, dopo un avvio piuttosto lento e macchinoso, durante il quale le due compagini si sono studiate a lungo, ha visto delle improvvise fiammate dei padroni di casa che si sono portati in vantaggio per ben tre volte. Il risultato, stabilizzatosi sulla parità, 3 a 3, troverà un incredibile esito vittorioso per il Benevento: i bookmaker pagheranno “l'ira di Dio” per i pochissimi fortunati che avranno puntato sulla vittoria del Benevento. Il risultato finale è incredibile: 4 a 3. Gli inarrivabili campioni del Napoli tornano negli spogliatoi affranti. Il pubblico del Vigorito non accenna a voler tornare a casa e continua a inneggiare alla propria squadra con tutto il fiato. Nello stadio si susseguono canti e balli, è una grande festa.

Questo è il tuo sogno ricorrente, caro De Zerbi, e noi tutti facciamo voti e preghiere che si avveri.

Però ora occupiamoci del prossimo incontro che ci aspetta. Sono sicuro che tu avrai già quasi finito “i compiti a casa”, però preferisco comunque fare il punto della situazione insieme con te.

Il Chievo è una squadra da metà classifica, che ha avuto un avvio di campionato formidabile, vincendo le prime due partite, però subito dopo è uscito sconfitto - e ci mancherebbe - da Lazio e Juve. Poi si è accontentato di alcuni pareggi strategici. Insomma è una squadra ostica, che è riuscita addirittura a fermare il Napoli (sullo zero a zero). Idem col Torino e con la Roma, altri due pareggi incredibili. Per tirare le somme: ha vinto con tutte le squadre di metà classifica e in coda alla stessa, mentre si è saputo difendere con quelle in testa.

Sarà una partita durissima, considerando anche il fatto che il Chievo è reduce da due sconfitte consecutive, con il Crotone e col Bologna. Quindi sarà agguerritissima, per cercare di uscire dal girone di andata con un punteggio pieno.

La rosa del Chievo ha un'età media molto alta, rispetto alle altre squadre, usa sempre lo stesso schema di gioco: 4-3-1-2. Su questo devi basarti, caro De Zerbi, per sorprenderli. Devi inventarti degli schemi di gioco che mettano in difficoltà il loro 4-3-1-2. Studiati benissimo Rolando Maran, l'allenatore geniale del Chievo. Ha insegnato ai suoi a difendere benissimo e a ripartire in contropiede con una forza atletica invidiabile. Dobbiamo essere velocissimi e leggeri, riuscire a istituire le nostre celebri “fiammate” come fossero uno schema fisso e spararlo su tutti i fronti, in modo da sorprenderli e non permettere loro di riorganizzarsi. Insomma dobbiamo sempre gestire noi il possesso palla e muoverci come fantasmi, veloci e imprendibili, imprevedibili.

Mai affrontarli sul piano fisico, ma aggirarli e punirli. Nessuna battaglia in campo aperto, bensì solo “guerriglia nella boscaglia”. Agguati e fughe. Come zanzare che sfiniscono un pachiderma. Veloci a ferire e rapidi a rientrare. Occorre giocare a tutto campo.

Dobbiamo concentrare le nostre azioni più pericolose alla fine del primo e del secondo tempo. Il Chievo tende a lasciare l'iniziativa all'avversario, dunque non dobbiamo spaventarci se lasciamo che siano loro, in alcune fasi, a far girare la palla, salvo poi a saper interrompere la loro azione quando si avvicina alla nostra area.

Hanno un portiere molto forte, Sorrentino e infine hanno alcuni calciatori che vanno marcati “a uomo”: Roberto Inglese, Valter Birsa, pericolosi sono anche Castro e Meggiorini, ma è difficile che scenderanno in campo per problemi fisici.

Schiera compatti i nostri e conducili alla vittoria, da conservare fino all'ultimo istante di gara.

Fino in fondo, portali fino in fondo.