"Fallimento", una parola che nell'estate del 2004, per il popolo napoletano, aveva un solo significato: la SSC Napoli non esisteva più. La squadra di Maradona, di Careca, di 2 scudetti e di una Coppa Uefa non esisteva più. Tra lo sconforto generale, parte dei tifosi napoletani si aggrapparono alla speranza chiamata Luciano Gaucci. Per fortuna, dopo mesi caldi e varie vicissitudine, la SSC Napoli (Napoli Soccer) fu acquistata da Aurelio De Laurentiis per 31 mln. 

Sotto la sua presidenza, in 13 anni, il Napoli è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista in Italia ed in Europa, arrivando per 2 volte agli ottavi di Champions League.  
Il buon Aurelio, pur non avendo le disponibilità economiche di arabi o cinesi, è riuscito ad acquistare campioni, farci divertire e, cosa più importante, a farci rispettare da tutti. Dobbiamo sempre ricordare chi lo ha preceduto, i vari Naldi, Corbelli e dobbiamo ricordare i tanti campionati anonimi fatti in Serie A e Serie B. 

De Laurentiis non è un presidente perfetto, qualche uscita potrebbe risparmiarsela, ma considerarlo un "pappone", uno che vuole arricchirsi, uno che pensa solo al business non è corretto. E' ovvio che lui investe per avere un ritorno economico, è un imprenditore non un benefattore, ma le nostre ambizioni ed i suoi interessi sicuramente sono legati e viaggiano di pari passo.

Tutti noi vogliamo vincere e vogliamo di più, ma teniamoci stretto il nostro Presidente che ci sta facendo sognare, divertire e credere in qualcosa di grande.