Non lo nascondo, sono sempre stato contro la VAR. Non a prescindere, ma il modo in cui viene usata ora non chiarisce un bel niente.
Gli errori continuano ad esserci. Alcuni veramente molto gravi, soprattutto dopo aver visionato uno schermo che dovrebbe toglierti tutti i dubbi. E questo non fa altro che alimentare le dietrologie molto più di prima. L'errore non può più essere solamente attribuito all'arbitro "scarso"; quello che è successo ieri a Tagliavento ha del grottesco, senza alcune spiegazione.

L'unica soluzione, mantenendo l'ausilio della tecnologia, è permettere agli arbitri di spiegare la loro decisione. Questo approccio è sempre stato escluso dalla categoria: sinceramente non ne ho mai capito il motivo. Soprattutto perchè tutto il sistema è mantenuto dalle televisioni, quindi è giusto che il pubblico sappia cosa succede in campo. Non solo una o due categorie…

Sempre rifacendomi alla mia pregressa carriera di arbitro, ho avuto molto spesso più di un confronto su tale pratica. Ricordo una volta una riunione tecnica, con ospite d'eccezione il miglior arbitro al tempo: Rosetti. Alzai la mano, feci la fatidica domanda: "perchè non potete parlare ai microfoni e spiegare le vostre decisioni?" Ci fu un silenzio imbarazzante, quasi quanto l'imbarazzo che provava in quel momento l'arbitro di Torino. La risposta fu eloquente e alquanto scontata: "Non ce lo permettono, le nostre parole potrebbero essere fraintese. Non siamo comunicatori, ma dipendenti del sistema". Non ebbi modo di controbattere; l'argomento era troppo tabù.

Come sempre, nella mi vita, feci di testa mia. Non potendo esprimermi davanti ai microfoni (non sono arrivato a tali livelli purtroppo), ho usato la tecnica per dare, nel mio piccolo, un aiuto alla categoria. A fine partita, convocavo i capitani e gli allenatori e spiegavo (se ce ne fosse stato bisogno) le mie decisioni. Ammettendo, certe volte, anche alcuni errori. Magari sono stato fortunato, ma non ho mai avuto bisogno della scorta e non ho mai estratto un cartellino rosso. Credo che il dialogo sia alla base di tutto. Soprattutto se si è umani e si può sbagliare.

Il mio, a questo punto, è un appello: permettete ai direttori di gara di spiegare la propria decisione. Le modalità ci sono e possono essere le seguenti:

  • Conferenza stampa post partita. Se si vuole evitare situazioni complicate, si può non permettere le domande. L'arbitro ricostruisce l'accaduto, poi la gogna mediatica farà automaticamente il resto. Ma almeno si saprà la posizione dell'arbitro.
  • Rendere pubbliche e in diretta le conversazioni tra tutti gli assistenti. Che cosa ci sarà mai da nascondere?!
  • Dare la possibilità all'arbitro di spiegare in viva voce la sua decisione. Un po' come avviene negli sport americani: chi vorrà vederci del marcio lo farà ugualmente, questo è vero, però almeno si avrà chiarezza su ciò che è stato visto.

Questa VAR va migliorata. Anche perchè le partite che contano davvero stanno arrivando...