Era un po' che non guardavo il Milan. Dopo aver perso la vittoria con la Juve, mi trovo la sconfitta col Genoa. Pessimo tempismo... Comunque. Si comincia male. Poli forse lontano dall'uomo, Honda non sale per il fuorigioco e tempo 10 minuti il Genoa é già avanti. Poi si fa tutto più difficile. Inevitabilmente. Se poi si alleggerisce il centrocampo avanzando Bonavenura in un 4-2-3-1 (non ho capito se si trattasse di un'idea di Montella o del tentativo di Bonaventura di trovare un po' di spazio per giocare), si finisce con riuscire a creare poco (Romagnoli dalla distanza) o nulla. Nel secondo tempo, meglio, passaggio ad un più ordinato e robusto 4-4-2, ancora qualche tiro dalla distanza (Bonaventura, Locatelli prima della carambola in area) e soprattutto due tentativi coi terzini: lo sciagurato tiro di Poli e De Sciglio che non arriva sul pallone. Quello che é mancato é l'apporto degli attaccanti. Dei 5 scesi in campo l'unico cui darei la sufficienza é Suso. Gli altri poco incisivi o confusionari. Forse in gare rognose come quella di ieri sarebbe preferibile schierare titolare un lottatore come Lapadula invece che Bacca, in modo da aiutare maggiormente chi gli gioca vicino. Se poi si aggiunge la sconsiderata entrata di Paletta e le reti prese in contropiede nel tentativo di segnare, si finisce con questo risultato rotondo. Forse eccessivo. Ma non del tutto immeritato. Ora. Per tornare al titolo. Non erano stelle prima (anche se tutti abbiamo accarezzato il sogno di vedere il Milan in testa alla classifica, anche solo per una sera) e non sono stalle adesso. Ma la partita di ieri può essere il crocevia in una di queste due direzioni. Imparare dagli errori per ottenere altre soddisfazioni oppure raccogliere 4 punti in 5 partite come l'Inter. (foto: gazzetta.it)