Beh, diciamo che il tifoso deve portare pazienza: un passaggio a vuoto ci può stare.
Ora, il problema è che l'Inter non vince una partita sui 90 minuti da 2 mesi. Ultima vittoria, con il Pordenone ai rigori! Sembra essere la stessa identica stagione di 2 anni fa con Mancini: prima le illusioni d'autunno, poi l'amaro crollo invernale, con tanto di saluti al piazzamento Champions, oltre che allo scudetto, in una spirale di insuccessi da incubo.
A ben guardare successe anche l'anno scorso: grande cavalcata in recupero di Pioli per 10 giornate, fino al 7 a 1 all'Atalanta... poi, lo sprofondo di 7 partite perse di fila. Il gruppo, di base, è rimasto lo stesso in questi tre anni, ed i risultati invece pure.

Con tutta la buona volontà, quando si diceva che con questa gente non arriveremo mai a nulla, qualcuno si indignava: "Ma come? Perisic è forte, Candreva pure, mentre Icardi è fortissimo... il centrocampo è buono, e la difesa è ottima".

Allora, io non dico che alcuni giocatori non siano di valore. Ma io credo che le soddisfazioni le diano squadre che nascono bene, che non si abituino a dover sopportare di dare il peggio di se stesse. Squadre che non anneghino nel senso di impotenza, ritrovandosi a buscare malamente a destra e a manca. Dispiace doverlo dire, ma io credo che qualcuno si dovrà prima o poi convincere che il gruppo Inter va rifondato dalle basi, proprio ad iniziare dal cedere i pezzi da 90, facendo cassa: serve incassare tanto, per comprare 6, 7 giocatori nuovi di qualità. E non svenarsi per i fenomeni del momento, che poi si rivelano bidoni. Sento parlare di Cristante, di Barella, giocatori che dovrebbero costare 50 milioni. Vogliamo parlare dei vari Destro, Iturbe, Ibarbo, Gagliardini, Valdifiori, Bruno Peres... cosa compri con questi giocatori? Una buona stagione in una squadra provinciale? Serve altro, per fare una grande squadra!

Il real vuole Icardi e ci dà 200 milioni? Cediamoglielo. Qualcuno vuole Perisic, pagandolo 60 milioni? Pronti, passino alla cassa. Poi, con qualche altro milioncino qua e là, e magari con 100 di investimento della società, ce ne sarebbe per comprare giocatori di sicuro valore, soprattutto passando per la rifondazione di centrocampo ed attacco... con occhio anche agli esterni di difesa.

Qualcuno potrebbe obiettare che io sono il solito tifoso disfattista che vede più nero del nero per una sconfitta domenicale. Eh no, cari amici, perché questo andamento sconcertante tra up e lunghi down questa squadra lo tiene da almeno tre anni.
Ormai questo andamento è diventato identificativo di un gruppo che vive con una certa rassegnazione questa sua condizione: quando va bene... e quando va male... che ci vuoi fare? Magari, verso la fine di febbraio, si ricomincerà a vincere qualche partita di fila, quando ormai anche il piazzamento Champions sarà diventato un miraggio. E' la storia, che si ripete, di questo gruppo di giocatori che non ha solo limiti psicologici, ma secondo me anche limiti tecnici: prevedibilità, lentezza, sterilità al tiro dal limite, assenza di giocate risolutive in partite difficili, blocco del goal che non riguarda gli attaccanti, ma che è dell'intera squadra e si protrae a lungo, ogni volta che sopravviene. In questo deserto, il ricordo di un giocatore come Eto' o Maicon è lontano, tanto lontano: il ricodo degli ultimi grandi campioni che hanno lasciato l'Inter. Dopo di loro, solo i calcinacci di giocatori operai, che mai hanno il potere di illuminare una partita. 

Tornando mestamente ad oggi, possiamo dire che vi è anche quest'anno, uno dopo l'altro, lo sfiorire degli obiettivi stagionali, e vedrete che qualche goal tornerà quando non conta più niente, in quelle domeniche primaverili alle quali l'Inter non ha più niente da chiedere, se non, forse, la medaglia di latta della qualificazione all'Europa League.

Spiace, ma questa è la storia di questa stagione, come delle ultime tre: spero di sbagliarmi, ma i segnali sembrano ancora inesorabilmente questi. Ogni anno, la stagione del riscatto sarà la prossima, ed ogni anno si riparte di base con la stessa ossatura di squadra.
Non vi sembra che ci prendiamo in giro da soli?