Possiamo parlare di Scudetti, possiamo parlare di Coppe Italia e Supercoppe italiane quando ci vengono in mente molte squadre di Serie A e B, ma quando andiamo a ripensare ai campionati passati, prendiamo il periodo dal 1990 in poi, rivediamo alcune squadre che se non le andassimo a cercare non si saprebbe nemmeno in che campionato giocano.

Vediamo alcune di queste squadre (se avete qualche squadra da proporre scrivetelo nei commenti):
ANCONA - L'Ancona calcio ha giocato in Serie A nelle stagioni 1991-1992, prima storica salita nella massima serie e 2002-2003 e la successiva 2003-2004. Poi un calo repentino fallimento e cambio societario, con ripartenza dalla Serie C2. Fino al 2011 tra C1 e Serie B, poi per mancanza di finanziamenti e fidejussioni, non riesce ad iscriversi alla Lega Pro, non riesce ad iscriversi alla Serie D, scende fino in Terza Categoria. Poi arriva la radiazione. Il 10 agosto 2010 la Società Sportiva Piano San Lazzaro cambia denominazione e diviene la nuova "S.S.D. Unione Sportiva Ancona 1905" ripartendo dall'Eccellenza Marche. il 20 maggio 2013 la società si riappropria dello storico marchio del cavaliere armato. L'Ancona sale in D e poi in Lega Pro nel 2014, sembra poter esserci la rinascita ma... nella stagione 2016-2017 arrivando all'ultimo posto della Lega Pro girone B e conseguente retrocessione in Serie D, non riesce a iscriversi e di nuovo si ritrova a cambiare proprietario e anche il nome in Unione Sportiva Anconitana Associazione Sportiva Dilettantistica ottenendo dunque il permesso per iscriversi al campionato regionale di Prima Categoria, Il nuovo sodalizio ottiene inoltre in concessione dal comitato dei tifosi Sosteniamo l'Ancona gli storici marchi sociali del club dorico.

COMO - 1907 Il Como ha giocato in Serie A dal 1990 in poi in un unica occasione ( 13 totali nella storia ). Infatti nella stagione 2002-2003 fece parte delle massima serie, concludendo però al 17esimo posto finale con conseguente retrocessione in B, poi continuo il suo calo con la cessione del club e la retrocessione in C1 nella stagione successiva e in C2 l'anno dopo, tre anni da incubo per il club lombardo. Fino al 2010 gioca tra serie D e Lega Pro, anno in cui ritorna in B. Passa la stagione sul fondo della classifica con retrocessione a fine anno.
Nonostante tanti problemi societari il che portano il Como a fallire, questo accade nella stagione 2014-2015. Si cambia proprietà e nome in F.C. Como, la squadra resta in Lega Pro. Nel 2017 il F.C. Como ha alcune pendenze societarie e quindi non viene ammesso al campionato di Lega Pro e gli vengono svincolati tutti i giocatori sotto contratto. La squadra deve essere rifondata da capo, così la Nicastro Group ne prende le redini e cambia il nome della squadra in Como 1907 s.r.l, poi ammesso in soprannumero al campionato di Serie D 2017-2018.

MESSINA - Dopo un fallimento nel 1997 totale dell A.S. Messina, nasce il nuovo Football Club Messina Peloro, infatti la squadra U.S. Peloro ( che giocavano nelle Campionato Nazionale Dilettanti con il Messina) viene denominato con un nome che unisce le due squadre da qui Football Club Messina Peloro, che scala dalla C2 alla Serie A in sei anni ( 1998-2003), cambiando proprietà nel 2002.
Tornando in A dopo 39 anni dall'ultima volta, la squadra si piazza al settimo posto nella massima serie 2005-2006 sfiorando la zona Uefa (Europa League), non potendo partecipare all'Intertoto ma non ottenne la licenza per parteciparvi.
La nuova stagione inizia con la richiesta d'esclusione del club dalla Serie A a causa di irregolarità fiscali, alla fine non venne estromessa e si piazzò al terz'ultimo posto e retrocessa, per poi essere ripescata con Calciopoli. Il 2006-2007 però vede i siciliani arrivare ultimi ed essere retrocessi in B. Nel 2008 dopo la salvezza avvenuta in B, ma il club dichiara era pieno di debiti e non poté iscriversi ne alla Serie B ne alla Lega pro. Cosi il Football Club Messina Peloro, riuscì a iscriversi alla Serie D 2008-2009. Nel 2009 c'è il fallimento della società con il passaggio da un proprietario ad un'altro, così nasce il l'Associazione Calcio Rinascita Messina.
La squadra si conferma in Serie D e passa ad un nuovo proprietario. Ma la società passa di mano in mano ogni anno. Nel 2012 Pietro Lo Monaco acquisisce il 100 % delle azioni e diventa il nuovo proprietario della squadra messinese e la squadra fa un doppio passo in avanti, prima torna in Lega Pro nel 2014. La squadra cambia nome in Associazioni Calcio Riunite Messina 1947, ma la squadra non riesce a salvarsi e torna in Serie D. Il 7 Agosto la società viene ceduta da Lo Monaco. Il 29 Agosto 2015 il Messina viene riammesso in Lega Pro, vista la mancanza di squadre, concludendo settima. Il 18 Febbraio 2017 si cambia di nuovo il capo societario e il Messina si salva all'ultima giornata, ma la mancanza di fideiussioni non la fanno iscrivere al campionato di Lega Pro, così Il 26 luglio 2017 passa ancora una volta di mano e nasce l'Associazione Calcio Rilancio Messina S.S.D. a r.l, così il 4 Agosto 2017 la squadra viene ammessa nella Serie D.

TREVISO - Stagione 2005-2006 il Treviso viene ammesso in Serie A ( prima e unica volta nella storia ) a seguito della revoca della promozione in Serie A del Genoa e del Torino, insieme all'Ascoli. La squadra non era comunque stata attrezzata a dovere, inesperienza nella massima serie e moneta pesante non presente. Però si poteva sperare in una salvezza. Ma la stagione si concluse con un deludentissimo ultimo posto con cinque giornate d'anticipo dalla chiusura del campionato.
Ma uno spiraglio si riapre quando scoppiò Calciopoli, che poteva riammettere tre squadre per la sentenza di primo grado della CAF, che aveva stabilito la retrocessione in Serie B per illecito: Juventus, Fiorentina e Lazio, ma poi non avvenne per Fiorentina e Lazio, così il Treviso non venne riassunta.
Si prosegue in B fino alla stagione 2008-2009 quando la squadra si vede congelata la possibilità di iscriversi alla Serie B per il ritardo del versamento dell'Iva e dei mancati pagamenti ai giocatori per la promozione i A passata, inizia la stagione con una penalità di 3 punti in classifica. La squadra continua il suo cammino, ma la società è con l'acqua alla gola per i debiti, così si arrivò ad aprile con un buco in bilancio che superava i 10 milioni di Euro, al termine della stagione il Treviso retrocesse in Lega Pro.
Al termine della stagione il presidente dichiara che non c'è possibilità di salvare il Treviso, quindi salta l'iscrizione al campionato di Lega Pro. Il 13 luglio 2009 lo stesso presidente annuncia che la squadra verrà iscritta in Serie D, ma la FIGC non fu dello stesso parere. Dopo un tira e molla che sembra portare a una esclusione della squadra trevigiana 2009-2010, il 1º settembre il sindaco Gobbo annuncia che il Treviso potrà partire dal campionato regionale di Eccellenza. La squadra cambia proprietà e diventa Associazione Sportiva Dilettantistica Treviso 2009. La squadra non naviga in acque tranquille, così si passa ad un nuovo proprietario all'inizio del 2010 e con un cambio di allenatore.
La squadra sembra rinata e pronta a tornare grazie alla salvezza riuscita al termine della stagione. La proprietà cambia di nuovo ad inizio stagione 2010-2011, la squadra arriva alla promozione dopo un testa a testa con il Venezia durato tutto il campionato con un punto su i rivali. Il Treviso va alla grande e viene promosso anche l'anno successivo dalla Lega Pro seconda Divisione alla Lega Pro. Il 23 giugno 2011 la squadra cambia denominazione e diventa Football Club Treviso.
Però sul più bello, la squadra in un primo momento non viene ammessa al campionato di Lega Pro 2012-2013 per problemi economici, ma con il ricorso societario alla fine viene accettata. La squadra naviga in basso alla classifica, così anche il presidente attuale viene sollevato e sostituito, la squadra non riesce a salvarsi, quindi viene retrocessa in nella Lega Seconda Divisione. La squadra non potè essere iscritta alla Lega Seconda Divisione 2013-2014, il Direttivo di Lega Pro ritenne inammissibile la domanda d'iscrizione presentata dal Treviso per la nuova stagione, senza aver fatto ricorso in tempo, dovette scendere fino alla Promozione Veneta per iscriversi. Sfiorando altri due fallimenti societari, il Treviso riuscì a vincere il suo girone ottenendo la promozione in Eccellenza.
Nell'estate 2016 c'è un nuovo cambio di proprietà, che cambia ancora una volta nel novembre dello stesso anno, due presidenti in meno di 3 mesi, ma per problemi burocratici il passaggio salta, visto che la società risultava ancora di essere del vecchio proprietario, penalizzando la squadra, tanto da non poter scendere in campo fin quando non si fosse trovato un accordo definitivo, la squadra salto 3 partite, vista anche la mancanza di tesserati nella rosa.
Il 16 marzo 2017 la società passa ad Luca Visentin (ex vice-presidente della Triestina), la squadra però non riesce a salvarsi e viene retrocessa in Promozione.

Vedendole navigare in queste acque tra un fallimento e l'altro, posso immaginare la rabbia dei tifosi di queste squadre, ma sono certo che l'amore per la maglia non verrà mai meno, sempre che non gli cambino anche quella...