Dalla lezione di calcio che è arrivata dal campo di Manchester, dove le due formazioni che al momento stanno segnando di più in Europa e che hanno gli stessi colori, azzurrini contro azzurrini, e stesso modulo, alla vittoria salvifica, ma immeritata della Juve, passando dal bel gioco della Roma.

L’avventura  iniziale nella Champions delle italiane, come ben ricordiamo, è stato quasi uno shock calcistico, un disastro. Poi, nel turno successivo qualcosa è mutato, con le piccole, quasi tutti a parlare di riscatto, ma era più che evidente che non poteva esserci alcun tipo di riscatto così come il riscatto del massimo calcio italiano non può passare certamente dalla minore e meno attraente Europa League. Una sorta di Serie B. Rispettabilissima, ci mancherebbe, ma pur sempre inferiore, un girone del purgatorio per molte società blasonate.

La Juve pare essere ancora tramortita dalla sentenza Agnelli. Sarà un caso, ma da quando è arrivata la condanna sono iniziati i suoi problemi. Si è spenta la stella bianconera. Non gioca più bene, fatica, sbaglia l’approccio e vince anche il tapiro. Tapiro o non tapiro il problema è non fisico, ma mentale, in casa Juve vi è poco di cui stare allegri, la serenità non c’è.

La Roma, che insieme al Napoli ha conteso il trono alla regina Juve per diversi anni, continua a confermarsi come una squadra solida, valida, che sicuramente si giocherà lo scudetto fino alla fine, pur contro tutti i pronostici iniziali. Purtroppo non è riuscita a vincere, non è riuscita ad approfittare di un Chelsea in difficoltà, che come la Juve ha perso il primato nel suo campionato, forse per inesperienza, forse per ingenuità, ha buttato via tre punti d’oro.

Roma e Napoli hanno giocato bene, dato spettacolo, ma non hanno vinto, ha vinto, invece, la solidità, un gioco cattivo, brutto, in stile Inter, che alla fine ha dato i suoi frutti, ed è questo che può segnare la differenza soprattutto in competizioni come quelle europee, dove la bellezza può trovare il tempo che vuole per affermarsi, ma se non vinci, se non produci, verrai semplicemente buttato fuori, potrai anche ammirare la bellezza del tuo gioco, dipingerci un quadro, ma non andrai da nessuna parte, almeno nella Champions.
Quello che conta nel calcio moderno, è vincere.