Qualcosa sta succedendo. Dopo vent'anni in Italia si ritorna a parlare di calcio corrotto, non per forza di cose dal punto di vista legale, ma anche morale ed etico, il caso del Castel di Sangro che si sarebbe "venduto" per far vincere il Bari in base alle testimonianze come emerse in televisione nel noto programma non è l'Arena, difficilmente avrà ripercussioni legali, penali, potrà invece averle a livello sportivo ed essere l'ennesimo terremoto che scuote il calcio. D'altronde se nulla di catastrofico è successo con calciopoli o con l'Italia buttata fuori dai mondiali vuoi che succeda con le partite "vendute"?

Chissà.

Si dirà che ciò è sempre successo e che continuerà a succedere  e quindi amen. Qualche giorno dopo emerge il caso di Douglas Costa. Denuncia quanto successo dieci anni addietro quando giocava ai tempi del Gremio, costretti praticamente a far vincere il Flamengo per evitare che l'Internacional vincesse il titolo brasiliano.

Si è aperta una porticina, che rischia di diventare un portone verso un qualcosa di più grande ed enorme? Vi è qualche nesso tra quanto successo a Bari e quanto accaduto nella sfida contro il Flamengo?

O si tratta solo di casualità temporale?

I tifosi oramai sono rassegnati e se si continua così non stupiamoci se il calcio non sarà più lo sport più amato ma il più odiato.

Intanto si continua ad assistere a queste vicende da semplici spettatori...