E' appena iniziata questa mattinata di altro caldo afoso e di fatti degni di notizia ce ne sono ancora pochi, quindi mi concentro su l'unica vera notizia che da giorni circola tra i media sportivi e non?

Crisitano Ronaldo ha dichiarato di voler lasciare Madrid, sì proprio quel Cristiano Ronaldo e la faccenda sembra essere seria. 
Sicuramente aver vinto tutto quello che era possibile vincere con le merengues in poco meno di dieci anni di permanenza ha condizionato questa scelta, penseranno in tanti.
In verità (o da me presunta tale) la volontà del campione di Funchal non ha a che fare con stimoli agonistici o voglia di affrontare nuove sfide, sembra essere più una "semplice" questione economica. Quindici milioni, per l'esattezza 14,7 milioni di euro il motivo.

Ora, quale società calcistica facente parte del nostro sistema solare si farebbe scappare Cristiano Ronaldo per 14,7 milioni di euro? Nessuna infatti, il problema non riguarda il Real Madrid appunto, ma due semplici fattori. 

Fattore numero uno. I milioni in questione sembrerebbero essere (lo so, dubito di tutto, San Tommaso è il mio preferito) la cifra evasa dal campione portoghese a seguito di un fatturato di oltre cento milioni per diritti d'immagine movimentati su conti offshore (Isole Vergini), se tale denuncia trovasse seguito in aula, il calciatore rischierebbe una condanna compresa tra uno e cinque anni ma, come nel caso Messi (stessa fattispecie), con vincolo esecutivo se inferiore ai ventiquattro mesi (20 mesi per Messi).

Fattore numero due. La riforma al "Real Decreto 687/2005", più comunemente chiamata "legge Beckham", proprio quel Beckham.
Sì perchè per il trasferimento della stella inglese David Beckham al Real Madrid, fu rivisto il regime fiscale spagnolo proprio con questo decreto reale. Ora, per rendere la situazione più semplice, senza entrare troppo nei tecnicismi, diciamo solo che fino ad ora i calciatori (professionisti non residenti) sottostavano ad una tassazione con aliquota pari al 24% (50% in Inghilterra, 45% Germania, 43% Italia per capirci) per redditi superiori ai seicento mila euro. 
Facile da qui capire come mai nel campionato spagnolo ci siano i giocatori più pagati del calcio. La cosa però dovrebbe appunto cambiare, caricando non solo gli stipendi dei calciatori di maggiori tasse, ma eliminando il regime fiscale quanto meno agevolato delle società di calcio. Chissà quanti giocatori vedremo lasciare la Spagna nelle prossime sessioni di mercato.