Osservando le rose delle prime sei squadre (per fatturato) del Campionato italiano, ho notato che nessuna è veramente completa, considerato le ambizioni di ciascuna. Immagino che i rispettivi responsabili tecnici (allenatori, direttori sportivi ecc.) lo sappiano bene e stiano tentando, a sette giorni dalla chiusura del calciomercato, di colmare le lacune.
Per quanto ne so di calcio, di moduli e di giocatori, mi sono fatto un’idea precisa che intendo condividere.       

JUVENTUS - Il cambiamento di modulo ha creato qualche scompenso, soprattutto a centrocampo. Tenendo conto della volontà di essere competitivi in tutte le manifestazioni, la rosa dei bianconeri si può dire completa sia in difesa che in attacco. A centrocampo, invece, nonostante l’arrivo di Matuidi, credo che manchi ancora qualcosa. Non da un punto di vista numerico, piuttosto sotto un profilo di qualità. In senso generale, bisogna sottolineare che una rosa così completa non ce l’ha nessuno in Italia, soprattutto per la duttilità tecnica dei migliori giocatori in rosa.

NAPOLI - Ora che la qualificazione ai gironi di Champions è certa, si potrebbe cercare di migliorare quello che già c’è. Nessun dubbio sul fatto che anche la panchina del Napoli sia composta da ottimi elementi, tutti con grandi prospettive e che quindi vi sia una rosa abbastanza profonda per essere competitiva in tutte le manifestazioni. Vedo ancora nella difesa un punto debole assolutamente da migliorare.
Hysaj e Raul Albiol, sono degli ottimi interpreti del dogma sarriano, ma ci sarebbero profili che innalzerebbero di molto lo spessore tecnico della squadra. Penso ad Aymeric Laporte del Atletico Bilbao, un centrale di piede sinistro pronto a fare il grande salto (valutazione 25 M) ed un terzino come Ricardo Pereira del Porto (valutazione 10 M).

MILAN - Non è possibile dire cosa manchi al Milan fin quando non si capirà con quale modulo intenda giocare Montella. D’altronde, con una campagna acquisiti così ricca e dispendiosa, diventa arduo individuare qualche altro nome per accrescere il livello tecnico. In rosa ci sono almeno due giocatori per ruolo, alcuni dei quali molto duttili tatticamente. Forse ci sarebbe voluto qualcosa di meglio del croato Kalinic in attacco, ma è tutto da vedere. Dopo le prime uscite, non sembra manchi nulla. Oppure sì, anzi sicuramente, manca l’amalgama, e non si può comprare. (Ricordando Angelo Massimino a 21 anni dalla scomparsa)    

ROMA - Non ho alcun dubbio che la Roma non sia più la stessa dell’anno scorso, il cambio della guida tecnica ed il trasferimento di Salah, Szczesny , Rudiger e Paredes ha depauperato la cifra tecnica dei giallorossi. Alla Roma manca un’esterno destro d’attacco, un centrocampista centrale ed un difensore centrale. Ovviamente in rosa sono già disponibili, ma, per essere minimamente competitiva anche nei gironi di Champions ci vuole altro.   

INTER - Molti hanno dimenticato che l’anno scorso di questi tempi, l’Inter era la più accreditata antagonista della Juventus. Rispetto a 12 mesi fa la rosa titolare è pressappoco la stessa, con l’aggiunta di Spalletti in panchina. Le lacune evidenziate nel corso dell’ultimo campionato (gli esterni difensivi soprattutto) sono state colmate. Anche a centrocampo non sembrerebbero esserci grossi problemi.  Considerato che i nerazzurri sono fuori dalle competizioni europee, la rosa a disposizione è numericamente importante. Scendendo nel dettaglio, però, viene fuori una difesa da rinfoltire e l’assenza di un vice Icardi. Credo che però, appena saranno definiti i trasferimenti dei vari Santon, Jovetic, Ranocchia, Brozovic ecc., ci sarà spazio per prendere un paio di difensori centrali ed un vice Icardi. Sia ben chiaro, con l’obiettivo del quarto posto. Perché per la lotta scudetto ci vorrebbe qualcosa in più.

LAZIO - E’ difficile dire cosa manchi alla Lazio per essere competitiva. Sarebbe più opportuno dire cosa non manchi. Perché sia numericamente che nei ruoli i biancazzurri sarebbero al completo, è lo spessore degli interpreti che lascia perplessi. Hoedt e Keita non si sostituiscono facilmente e con pochi denari. Probabilmente tutto è legato all’incasso per Keita, quando e se qualcuno verserà a Lotito i 30 milioni richiesti, probabilmente conosceremo i nomi dei giocatori che sono stati individuati per sostituire i partenti. Nemmeno a dirlo saranno nuove scommesse del D.s. Tare, sempre molto bravo a scovare talenti da valorizzare. 

CONCLUSIONE - Mi sarei aspettato grandi manovre da Roma e Napoli per tentare di ridurre il gap esistente, invece, a quanto pare gli stessi campioni uscenti hanno fatto nuovi ed importanti investimenti. Le milanesi hanno scelto due strade diametralmente opposte, l’Inter quella di valorizzare un parco giocatori importante attraverso una guida tecnica solida, il Milan quella di rivoluzionare la rosa conducendo una campagna acquisti faraonica.  La sensazione  generale è che non solo la Juve sia la squadra che si sia rinforzata di più ma che le altre abbiano lavorato “solo” per arrivare almeno al quarto posto. L’idea che mi sono fatto è che in fondo, tutti sperano che ad un certo punto della stagione la Juventus si concentri più sulla Champions, lasciando qualche punto per strada. Ma sarà davvero così?