Correva l'anno 1960-61. E' il primo anno sulla panchina dell'inter per un tecnico straniero venuto dalla spagna; si è la prima inter di helenio herrera. L'avvio di quel campionato è molto promettente per la nuova creatura di herrera e del presidente Moratti padre, infatti l'inter esordisce vincendo le prime tre partite e a San siro ci lascia le penne pure la juve di Boniperti e Sivori con un secco 3 a1. Alla fine del girone di andata l'inter si laurea campione d'inverno. Nel girone di ritorno l'inter ha una flessione e perde terreno nei confronti proprio della juve tanto da arrivare al match di ritorno contro la juve con 4 punti di svantaggio. Per l'occasione lo stadio è stracolmo e molte persone che sono entrate anche senza avere il biglietto entrano addirittura in campo assiepandosi a bordo campo,dietro le porte e pure sulle panchine, tanto che l'arbitro sospende la partita ravvisando una situazione di pericolo. Da regolamento e dati i precedenti episodi la vittoria viene attribuita alla squadra ospite e la lega assegna la vittoria a tavolino all'inter per 2a0. ma alla vigilia dell'ultima giornata di campionato quando inter e juve erano appaiate in classifica la caf accoglie il reclamo della juve e stabilisce che la partita deve rigiocarsi. cambia la classifica con l'inter che torna a meno 2 dalla juve. Nell'ultima giornata l'inter perde a catania nel giorno del "clamoroso al cibali" mentre alla juve basta un pareggio col bari per arricchire la sua bacheca di un altro cartoncino. il presidente Moratti per protesta manda nell'inutile recupero i ragazzi della primavera che perdono con un sonante 9a1. Da lì a poco e precisamente un paio di anni dopo nel campionato 62-63 nasce la grande inter di helenio herrera che fino alla stagione 64-65 costruirà il primo ciclo vincente di una squadra italiana con tre scudetti 2 coppe campioni di fila più una finale col celtic e due coppe intercontinentali di fila, prima e unica italiana a realizzare un ciclo del genere fino all'avvento tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni 90 del milan di Berlusconi, Sacchi, Capello e Ancelotti