Se dovessi chiedere a un tifoso rossonero: "Vorresti Antonio Conte come nuovo allenatore del Milan?", stai per certo che non ci metterebbe nemmeno due secondi a risponderti sì. Il tecnico salentino rispecchia totalmente la figura del vincente, autoritario, insegnante di calcio che a Milanello non si vede da un pezzo.
Non cè ne vorrà Montella, tecnico di indubbie qualità, che però non ha mai convinto a pieno i supporters rossoneri per gioco e risultati.

Il problema "allenatore" persiste al Milan da parecchio tempo, più precisamente dal dopo Inzaghi. Allora la società - presieduta da Berlusconi e Galliani- aveva in mano due curriculum: Maurizio Sarri rivelazione con il suo Empoli disegnato con il 4-3-1-2 tanto caro al cavaliere, o Sinisa Mihajlovic che aveva riportato la Sampdoria in Europa.
La scelta è ricaduta su quest'ultimo nonostante le esortazioni di Sacchi che vede in Sarri il suo erede calcistico e il carattere del serbo che poco cozzava con l'allora presidente del Milan. Il finale è noto ormai a tutti, Sarri a fare le fortune del Napoli e Mihajlovic cacciato anzi tempo per non aver espresso un gioco all'altezza delle aspettative. Finita un altra tragica stagione il Milan è sul punto di essere ceduto a un fondo cinese, quindi l'allenatore doveva essere scelto insieme dalla proprietà uscente e quella entrante.

Altri due canditati: Giampaolo e Montella. Altro errore con l'ingaggio dell'aeroplanino che nella sua prima stagione da allenatore ha portato il Milan ha un dignitoso sesto posto e una coppa in bacheca. Yonghong li nuovo proprietario del Milan non bada a spese e mette a disposizione di Montella una squadra che nelle intenzioni della proprietà dovesse arrivare minimo alla Champions League.
Inizio tutt'altro che roseo invece con settimo posto e la zona Champions che dista ben 9 punti, nel frattempo su uno scalino più in alto ci sta la Sampdoria di Giampaolo che dispensa gioco e risultati e che qualche giornata fa ha umiliato il Milan per 2-0 senza nemmeno rischiare troppo.
Non possiamo dire per certo come sarebbero andate la cose se le scelte fossero state diverse, certamente non può e non deve esserci un alternativa a Conte che non sia dello stesso livello per non dover giustificare un'altra volta dei fallimenti annunciati.