Il mercato nerazzurro è finito senza botti e senza sorprese, tante cessioni e pochi arrivi, ma come dicono in molti... "acquisti mirati".

Torniamo indietro di qualche mese, dopo il passaggio di proprietà ed il risanamento economico che ha portato a giugno alla sistemazione del FPF, in tutti i giornali non si faceva altro che decantare la potenza economica del gruppo Suning. Si parlava di top player in arrivo in ogni reparto, i nomi erano altisonanti.
Basti pensare ai vari James Rodriguez, Alexis Sanches, Radja Nainggolan, Di Maria, Martial, Arturo Vidal, Manolas, Rudiger, Marquinhos, Mbappé e Marco Verratti. Naturalmente con questi proclami tutti i tifosi hanno iniziato a sognare e fantasticare, creando fantasiose ipotetiche formazioni. C'erano tutti i presupposti per una estate da ricordare per il popolo nerazzurro.

L'Inter non rinnova i contratti a Carrizo, Palacio e Andreolli (che avrebbe fatto comodo) e prende Padelli come secondo portiere, poi in ordine di tempo Borja Valero, Skriniar, Vecino, Dalbert, Cancelo e Karamoh, intervallati da acquisti di giovani promettenti come Colidio, Bastoni, Zaniolo e Odgaard. Non proprio il mercato che i tifosi si aspettavano.

Non è arrivato nessun Top player e nemmeno il difensore di riserva in caso di indisponibilità di uno dei titolari. Un pensiero comune è che i 24 milioni investiti per il buon Vecino potessero essere messi sul piatto per un centrale di livello così da avere un ricambio affidabile in difesa.
La vera beffa per i tifosi è che la prima scelta sulla fascia sia ancora Nagatomo e al centro niente di meno che Ranocchia! Due bravi ragazzi che sudano la maglia, ma non esattamente due giocatori da primi posti in classifica, non dimentichiamo che da quando giocano con questa maglia, l'Inter non solo non ha vinto nulla, ma ha fatto una serie di stagioni estremamente negative che hanno portato tante delusioni ai tifosi, abituati a 5-6 anni di fasti incredibili. Speriamo che a Miranda non venga mai un raffreddore altrimenti saranno guai! 

Una cosa che ha colpito diversi tifosi è che, nonostante il mercato folle degli ultimi anni, le cessioni del club milanese sono state effettuate a cifre decisamente basse. In un'era in cui un Bertolacci qualunque viene pagato 20 milioni, Murillo, Medel, Banega, Jovetic e Ansaldi sono partiti per una manciata di "noccioline". 

Altro fatto degno di nota è il numero di trattative che sembravano chiuse, ma che alla fine sono fallite inspiegabilmente, vedi: Riccardo Rodriguez, Emre Mor, Schick, Keita, Pellegri e Salcedo. 

Sembra un quadro drammatico, ma guardiamo anche il bicchiere mezzo pieno. Finalmente l'Inter ha un allenatore carismatico, esperto e con la giusta mentalità che può fare molto bene, una persona che è riuscita a rivitalizzare giocatori che sembravano semplici gregari come Fazio ed Emerson trasformandoli in ottimi titolari. Spalletti è abilissimo a lavorare sulla mentalità di suoi giocatori e i risultati si stanno già vedendo, basti vedere il ritrovato Miranda, un Joao Mario finalmente incisivo ed un Icardi che lotta da capitano vero. Speriamo riesca a far rendere anche Brozovic e tutti i nuovi acquisti così da creare un gruppo unito, quello che manca dai tempi degli argentini.

Altra nota positiva è il fatto che per la prima volta non si è speso a caso, solo per regalare qualche nome ai tifosi, il mercato è stato funzionale e parsimonioso. Cosa ancora più importante sono rimasti tutti i giocatori considerati big, come Perisic.

Infine non possiamo non citare le prime due vittorie, sei gol in due partite. A tratti una impronta di gioco ben chiara che può solo migliorare. Battute Fiorentina e Roma (fuori casa), non proprio due neopromosse! Grande inizio di stagione di alcuni nuovi volti, Skriniar, Valero e Vecino stanno facendo la differenza.

Volendo tirare le somme, nonostante alcune scelte di mercato incomprensibili per alcuni, l'Inter ha una nuova verve, una nuova anima. Leggendo i nomi non è molto diversa da quella dell'anno passato, ma già dalle prime partite è chiaro a tutti che l'Inter è un "animale" diverso, che può far male in qualsiasi momento anche se messo alle strette come a Roma. Speriamo che la cura Spalletti continui a fare effetto, i tifosi veri non devono smettere di sognare.

Manuel Pugliares