Di Mirabelli apprezzo 2 cose: la competenza tecnica e la passione con cui sta vivendo quest'avventura.

I giocatori acquistati sono stati scelti in base alle caratteristiche tecniche e coprono in maniera armonica i vari ruoli della squadra. Si può malignare sull'età di Kessié (ma allora non si dovrebbe più acquistare nessun giocatore africano) o dubitare della tenuta di Musacchio (ma le visite mediche le ha superate). Da questo punto di vista si vede che Mirabelli ha l'approccio del talent-scout, che poi è quello giusto.

Tutti i giocatori sono stati scelti a ragion veduta e, se non dovessero fare squadra, sarebbe uno dei c.d. incerti del calcio. Con una programmazione seria e accurata si può essere certi di aver lavorato bene. Per il resto il risultato dipende da fattori che non si possono controllare.

Detto ciò, dal momento che non so suonare il violino alle feste da ballo, vorrei fare alcune considerazioni in materia di condizioni contrattuali, che in una trattativa possono essere le proprie o le altrui, ma di solito sono il frutto di reciproche concessioni.

Il Torino sarebbe irritato dall'eccessivo interesse milanista per Belotti. In realtà Cairo, che non ha finora trovato acquirenti per il Gallo, non sarebbe irritato se vedesse un assegno. Magari è contrariato perché il Milan vorrebbe approfittare di Belotti per infilare nell'affare un po' di fondi di magazzino senza molto mercato: Zapata o Paletta, per esempio. 

Cairo si sente discriminato nei confronti della Juventus. Nel caso Bonucci, in effetti, i rossoneri hanno dimostrato di disprezzare altamente la vile pecunia.

In effetti Mirabelli aveva provato a dare un valore economico a De Sciglio, abbattendo la cospicua somma pagata alla Juventus per Bonucci, ma anche i bianconeri hanno fatto capire di optare per "Don Dinero", come lo chiama Paco Ibanez in un brano. La dirigenza rossonera si è adeguata.

Arriviamo a Morata e Sanches.
Morata non andrebbe via per meno di 90 milioni e Mirabelli ha ribadito che, se dovesse arrivare, lo farebbe alle condizioni del Milan.

Come Bonucci e Donnarumma? Domanda cattivella forse, ma mi è venuta spontanea.

Se la dirigenza milanista razzolasse come predica, farei loro i complimenti. Ma anche Biglia e gli arrivi precedenti a Bonucci, alla fin fine, sono stati pagati a un prezzo vicino a quello chiesto dalle squadre di provenienza. Con qualche modica concessione al Milan. 

Sanches... Sanches... è molto forte, ma non è essenziale al Bayern. Potrebbe arrivare a condizioni interessanti, vista anche la disponibilità bavarese a trattare. In quel caso però tenete d'scchio Suso per vedere dove va ad accasarsi

In una squadra troppe mezze punte si pestano i piedi a vicenda.