Generalmente son solito commentare le disfatte o le prestazioni incolori, cercando di non agire di pancia, bensì facendo sbollire un pò di rabbia e delusione per quanto visto e rimandando ai giorni successivi la mia personalissima, quanto opinabile, analisi. 

Stavolta invece mi ritrovo a dover discutere in merito a delle varianti tecnico-tattiche che potrebbero dare la svolta ad una squadra che, fino ad ora, è apparsa spesso spenta, compassata e priva di idee e foga agonistica. Il nuovo modulo proposto da Allegri in Champions, al fine di far fronte ad assenze dell'ultimo minuto, ha dato qualche risposta positiva e, forse sempre a causa di infortuni e cali di forma, è stato riproposto anche ieri contro il Crotone.

Ecco, partiamo dal presupposto che Crotone e Barcellona oltre ai colori sociali abbiano ben poco in comune, ma ciò che andrei ad analizzare non è tanto l'atteggiamento dell'avversario, quanto il nostro. Con Higuain costretto ai box da un infortunio alla mano, con Khedira in versione spettatore non pagante da tempo immemore, con Pjanic "cotto", con Cuadrado e Chiellini acciaccati, ecco che il tecnico ha dovuto affidarsi alla provvidenza e ad altri intepreti.

Schema tattico copia/incolla rispetto a mercoledì, con a centrocampo l'inesauribile Matuidi e il ritrovato, con estrema felicità di tutti, Marchisio, il cui peso si è fatto sentire notevolmente negli equilibri della squadra. Difesa a tre con l'esordio di Howedes nel ruolo che fu di Bonucci e nel quale non ha per niente sfigurato, mostrando acume tattico, pregevole tecnica e spiccata personalità sia nel muovere la palla, velocemente e con cura da regista consumato, che i compagni di reparto, come se ci giocasse accanto da anni.

In avanti è un gran piacere riosservare Mario Mandzukic nel ruolo che più gli è congeniale; il suo impiego come esterno di sinistra può essere un'opportunità in più da sfruttare quando necessario, ma non deve essere routine, in quanto va a compromettere l'utilizzo di calciatori, come appunto Douglas Costa, che su quella fascia possono invece far la differenza concretamente.

Note non stonate, ma neanche così orecchiabili, arrivano ormai con costanza dalle corsie laterali, in cui Alex Sandro e Lichtsteiner sembrano ormai pesci fuor d'acqua. Dicevo appunto, fare di necessità virtù: fuori lo svizzero, per l'ennesimo fastidio muscolare, e dentro De Sciglio, con nel piede quel cannone che nessuno avrebbe mai immaginato. Un giocatore ritrovato? E' presto per dirlo, ma di certo questo gol (il primo in carriera in massima serie) contribuirà a ridargli la fiducia e l'autostima che recentemente gli è venuta a mancare.

Ma era davvero necessario attendere i guai fisici di qualche componente della rosa o gli inevitabili cali di forma per effettuare modifiche a modulo e uomini, ormai da mesi, non sono in grado di fornire prestazioni all'altezza delle aspettative? Certe idee non devono esser parte a prescindere del pensiero tecnico-tattico di un allenatore vincente e con ancora tanta fame di successi?

Che ciò serva a spronare sia Allegri che l'ambiente, in modo che nessuno si senta più sicuro del posto, il quale dev'essere conquistato col coltello tra i denti ad ogni seduta a Vinovo. Ma se tanto mi dà tanto, visto l'affollamento in infermeria, son quasi sicuro che al San Paolo sapremo regalare uno spettacolo degno e rientrare definitivamente in corsa, sia matematicamente, che, soprattutto, mentalmente.