Nella calda estate della Pazza Inter, impazza fra gli interisti un po' impazziti (per le schizofrenie di una società che una ne pensa e cento ne fa, a prescindere dall'etnia dei suoi proprietari) il quesito a dir poco amletico: "Ma Frank De Boer è l'uomo giusto per il dopo Mancini?". Il dubbio è lecito. A ben vedere la questione posta è ormai atavica e la sua vera natura recita più o meno così: "Ma dopo i fasti del Triplete e i nefasti regni di Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri e Mancini, sarà mica Frank De Boer l'uomo giusto per sostituire Josè Mourinho?". Tralasciamo tuttavia per un momento l'edipico complesso che attanaglia il tifoso nerazzurro, e concentriamoci sul dato tecnico dell'avvicendamento Mancini-De Boer. Per avvalorare la bontà della successione, cosa deve fare di più o di diverso, rispetto al suo predecessore, il nuovo tecnico olandese? Semplice: dare un'impronta di gioco alla squadra! Insomma, quella che per tutti i professionisti della panchina a tutte le latitudini globo-terracquee sarebbe la "normale amministrazione". Per tutti, meno che uno: Roberto Mancini, ovvero il tecnico che non dà nulla di tecnico alle sue squadre e che attende la svolta di una stagione dall'apporto tecnico (quello sì) del campione (o presunto tale) di turno, il quale - come per magia - inserito in uno scacchiere sgangherato riesce a rimettere in gangheri tutto quanto il meccanismo. Basterà dunque al buon Frank (che pare abbia avuto nei suoi trascorsi da calciatore illustri esempi di gestione tecnico-tattica di una squadra di calcio) dire ai terzini di fare i terzini, alle ali di fare le ali e al regista (che non sarà Medel o Melo) di far girare la squadra, per ottenere in men che non si dica una resa migliore del suo predecessore. Poi, se al contrario del Mancio, per caricare i suoi uomini non userà le battutine e frecciatine al veleno nelle conferenze stampa post match, ma l'intensità e l'autorevolezza nel lavoro quotidiano sul campo e nello spogliatoio, allora i risultati potrebbero anche essere esaltanti. E sì perché se l'Empoli, con tutto il rispetto parlando, è stata la squadra rivelazione degli ultimi due campionati per il sol fatto di essere stata ben allenata e ben motivata, cosa potrà divenire l'Inter con una buona ma normale guida tecnica, visto che qualche giocatore di valore superiore a quelli dell'Empoli ce l'ha? Ai vostri post l'ardua sentenza.