All'incirca sarebbe di 10 mila milioni di euro, una cosa inimmaginabile, per il 99,99% dell'umanità. Eppure questo sarebbe il valore che avrebbero i cento giocatori di calcio più valutati o forse sopravvalutati nel mondo. 

Bellezza, qui la vita ha un prezzo, la questione etica che la vita umana non ha prezzo nel calcio non esiste più. Tutto ha un prezzo, da un sorriso, al calcio, dalla sceneggiata ridicola, alla rovesciata.  Il calcio è uno spettacolo di massa, che ha fatto del business la sua essenza e prima o poi ciò lo pagherà a caro prezzo.

Con tutti questi soldi si metterebbero a nuovo chissà quante città, chissà quanti poveri conoscerebbero la felicità, chissà quante cose. Eppure si tratta di una cifra che è un niente rispetto al valore complessivo del calcio mondiale.  Ricordiamo che solo in Italia il calcio genera un giro di affari che  ha raggiunto, nel 2015, 3,7 miliardi di euro, cifra pari quasi a 5,7 punti del PIL nazionale. Mica bazzecole.
Ogni anno l'Osservatorio svizzero calcistico CIES, ed in Svizzera di danari se ne intendono, calcola i valori di trasferimento dei giocatori nei cinque principali campionati europei. 

Hanno pubblicato una lista di 100 nomi che si apre con Neymar (€ 213m) e viene chiusa da Andrea Christensen dal valore di 50, 2 milioni di euro.

Solo i prime cinque classificati valgono quasi, messi insieme, 1000 milioni di euro, chiamalo se vuoi fantastiliardo, andando oltre ogni principio accettabile. Solo che a furia di salire prima o poi si precipiterà e quando la bolla esploderà ci sarà una crisi che non avrà nulla da invidiare a quella più globale che si è abbattuta nel nostro mondo, nata da diaboliche speculazioni finanziarie.
Calcio avvisato, mezzo salvato...