Si dice che la fortuna degli allenatori sono i calciatori perché sono loro che vanno in campo. Vero. Ma a volte può essere anche il contrario. Del resto, è vero che i calciatori sono quelli che calcano il terreno di gioco e sono quelli che tirano calci al pallone, ma sono i coach che gli allenano, che a volte gli dicono come tirare calci a quel pallone e dove mettersi in campo per tirare calci a quel pallone e che movimenti fare. Sono loro, gli allenatori, che dirigono i calciatori in campo. 

C'è un caso in cui nel miglioramento incredibile e nell'innalzamento del suo livello competitivo di gioco, un grande merito va dato all'allenatore, che probabilmente, anzi certamente, ha lavorato sulla testa e sui piedi di un calciatore portandolo così a migliorarsi a tal punto da diventare uno dei calciatori più forti del mondo,e anche da pallone d'oro, ovvero Mohamed Salah.

Salah sta dimostrando di essere un vero fuoriclasse. Contro la sua ex squadra, la Roma, è stato autore di una partita epica, con due gol e due assist ed è stato protagonista assoluto nel 5 a 2 che il Liverpool ha rifilato alla Roma nell'andata della semifinale di Champions League in quel di Anfield Road.

Salah, qualitativamente, è ai livelli di Neymar ed è molto più forte di elementi come Dybala. Parliamoci chiaro: È il giocatore più forte del mondo dopo i due 'alieni' Messi e Cristiano Ronaldo, a pari merito di Neymar.

La sua fortuna ha un nome e un cognome: Jurgen Klopp, che in quel di Liverpool ha nettamente fatto fare un salto di qualità tecnico al campione egiziano.

Salah lo abbiamo ammirato anche in Italia, con le maglie di Fiorentina e Roma. E abbiamo visto un calciatore molto competitivo, di alto livello, dotato di una grande velocità palla al piede ma che a volte non era particolarmente cinico e freddo sotto porta. Bene, adesso con Klopp in quel di Liverpool, Salah è diventato un asso sotto porta. Un autentico Salasso, capace di andare in gol in tutti i modi e con una freddezza e una facilità pazzesca. È migliorato in una maniera esponenziale. Ha fatto un salto di qualità clamoroso. Sembra di un altro livello rispetto a quello che abbiamo visto con le maglie di Fiorentina e Roma addosso. È migliorato tantissimo. Tra l'altro quando era in Italia è stato anche protagonista di un caso di mercato: Fu preso dalla Fiorentina in prestito con diritto di riscatto dal Chelsea. Fece bene con la maglia della Fiorentina a tal punto che il club viola decise di riscattarlo, ma Salah si oppose sostenendo che c'era una scrittura privata che gli permetteva di liberarsi unilateralmente dalla Fiorentina. La Fiorentina sostiene che nulla di tutto questo asserito fosse vero e minacciò azioni legali. Il calciatore torno' comunque al Chelsea e si trasferi' successivamente alla Roma per 5 mln per il prestito e 15,5 per il riscatto. La Fiorentina fu molto contrariata da tutto questo, non accettò che Salah si trasferisse alla Roma poiché era un suo calciatore. Ci furono un pò di scaramucce ma alla fine il 6 agosto del 2015 si completò il trasferimento di Salah alla Roma con buona pace della Fiorentina.

Salah è la dimostrazione che a volte gli allenatori possono essere la fortuna e non la sfortuna di un calciatore. I coach possono essere la  rovina o la la svolta positiva di un calciatore. In questo caso Klopp ha rappresentato la svolta positiva nella carriera di Salah. Salah prima di incontrare Klopp era un buon giocatore, dotato di una grande velocità, capace di disimpegnarsi in maniera molto buona come esterno d'attacco, trequartista,  seconda punta o falso nueve o prima punta atipica. Dopo l'incontro con Klopp, Salah è diventato un fuoriclasse  assoluto, uno dei più forti calciatori al mondo, dotato di un eccellente velocità palla al piede, è davvero imprendibile, capace di calciare in porta in maniera egregia con entrambi i piedi, pur prediligendo il mancino e bravo a duettare con i compagni. Ma soprattutto è diventeto letale sotto porta. Da buon calciatore a top player mondiale grazie Klopp. Questo è diventato Mohamed Salah, uno dei più forti calciatori al mondo. Un Sala(h)sso. Klopp ha trovato una carta speciale nel suo mazzo. L'asso Salah. Salah è diventato un asso. Un asso pigliatutto.