Iniziare con una sconfitta l'anno delle 110 candeline sarebbe stato indegno per la storia dell'Inter. Certo, nel calcio si perde o si vince o si pareggia e in un Paese come il nostro dove la cultura della sconfitta non esiste, dove non si sa perdere, la sconfitta contro la Roma, meritata solo per quello che si è visto nel primo tempo, avrebbe aperto il tiro al bersaglio contro i nerazzurri.

Un primo tempo inconcludente per l'Inter, la Roma più cinica e solida, le cose cambiano leggermente nel secondo tempo, soprattutto a partire dal settantesimo minuto quando l'Inter, finalmente, si decide di giocare a calcio come si deve.

Pareggio nella sostanza giusto, partita noiosa per 75 minuti, più utile all'Inter che alla Roma questo risultato, ma che ha evidenziato, come se ve ne fosse bisogno, le enormi mancanze in casa Inter. Si fatica in modo pazzesco a costruire azioni goal. La sfortuna sicuramente ci ha messo del suo, oltre che la bravura del portiere della Roma, ma se non cambia qualcosa nei prossimi giorni, il piazzamento per la Champions sarà effettivamente tutto da conquistare e per nulla certo, perchè la Roma e la Lazio sono avversari temibili e che possono minare seriamente il piazzamento Champions per l'Inter, che non può fallire.

Fallire il piazzamento Champions significherebbe scatenare un terremoto devastante in casa Inter, ma se dalla Cina non aprono il portafoglio, come si suol dire, chi è causa del proprio male pianga se stesso...