Quando penso agli ingaggio regalati, non è possibile che non mi venga in mente César Gómez nella Roma 1997.
Lo spagnolo difensore centrale uscito dalla cantera del Real Madrid, colonna e capitano del Tenerife 1992-1997, che aveva impressionato Zeman (allora tecnico della Lazio) in una sfida di Coppa Uefa del 1996 dove la squadra spagnola s'impose per 5-3 sulla sua squadra.
Quando nel 1997 il tecnico passò dalla Lazio alla Roma, chiese a Franco Sensi di mettere mano al portafogli e comprare César Gómez, la Roma era in fila anche per giocatori del calibro di Miguel Ángel Nadal (Barcellona), Bruno N'Gotty (PSG), Jaap Stam ( Manchester United ) e Massimo Paganin ( Inter ) ma Zeman voleva lo spagnolo del Tenerife, così Sensi pagò 6 miliardi delle vecchie lire, facendo firmare un contratto di quattro anni da 1,6 miliardi al calciatore, che lasciò il Tenerife dopo cinque stagioni con 162 presenze e 3 reti.

Miguel arriva a Roma con grandi aspettative. C'è un retroscena che ha sempre messo il dubbio i diretti interessati, si dice che Zeman avesse confuso Gòmez con Pablo Paz sempre del Tenerife e non ricordando il nome e la fisionomia del giocatore disse " Prendiamo Gòmez ", e così fu.
Gòmez arriva in una Roma che nel reparto centrale della difesa aveva la coppia titolare con Fabio Petruzzi che si alternava con Zago e "Pluto " Aldair, più Cristian Servidei e Matteo Pivotto.
César Gómez aveva pianto in conferenza stampa, al momento di lasciare il caldo dell'Heliodoro Rodriguez ( stadio del Tenerife ) , perché ormai c'era un rapporto speciale con i tifosi, che piangevano a loro volta. Quindi il suo passaggio alla Roma è un accordo flash tra le due società, Giorgio Peinetti ( Direttore sportivo ) e Ernesto Bronzetti ( Agente FIFA ) arrivano pagano 6 miliardi e strappano il difensore cheisto da Zeman al Tenerife... detto così sembra come se avessero preso un Sergio Ramos degli anni 90... ma non fu così.
César Gómez arriva all'areoporto di Fiumicino ma ad attenderlo non c'è nessuno, un tifoso che sia uno, forse nessuno sapeva chi fosse, forse i tifosi della Roma non lo avevano mai visto giocare, comincia molto bene eh!!! Il giocatore spagnolo però non si fa prendere dallo sconforto e arriva a Trigoria, dove conosce i nuovi compagni di squadra e il tecnico Zeman, non prima di sottoscrivere il contratto che lo lega al club giallorosso per quattro anni a 1,6 miliardi di lire.
Zeman, sbagliato o no l'acquisto, lo mette in campo a cinque minuti dalla fine contro il Napoli in campionato nella larga vittoria giallorossa per 5-3, prestazione senza voto, uno scampolo di partita nella partita successiva contro la Fiorentina.
Ma riuscì anche a giocare 90 minuti nel derby contro la Lazio, visto la contemporanea mancanza di tutti i difensori centrali a disposizione del tecnico che quindi lo spedisce in campo fin dall'inizio... perso dalla Roma per 3-1.

All'occhio dei tifosi non sembra poter reggere la pressione della piazza, ma non lo attaccano lasciando lavorare in tranquillità, anche perché il suo ambientamento non era ancora completato. Ma da quella partita del difensore spagnolo non si ebbe più traccia in campo, anzi lo si vedeva spesso in tribuna, molte volte nemmeno li. Franco Sensi lo mette fuori rosa e lo costringe ad allenarsi a parte e a cambiarsi in un altro spogliatoio.
Finito sul mercato, il giocatore rifiuta ogni destinazione... "Rifiutava sì, chiamalo scemo!!! Chi gli dava tutti quei soldi che intascava dalla Roma? Così il giocatore s'impunto con la dirigenza "Ho un contratto e lo rispetto".
Così le trattative per la cessione cadono tutte, infatti nessuna società è disposta a sborsare quella cifra per l'ingaggio, così resta a Roma, fino alla normale scadenza mettendosi in tasca qualcosa come 6,4 miliardi di Lire. 3 presenze totali in quattro anni !!! Molti tifosi lo sbeffeggiano alcuni lo ignorano, alcuni nemmeno lo riconoscono per le strade della capitale, ma un tifoso si supera, lo chiama " Gomèz vié qua che te faccio l'autografo ", non ho sbagliato a scrivere, il tifoso vuole fare un autografo al giocatore, per far capire che era più famoso un altro po' il tifoso che il giocatore. Nel 2001 scade il contratto e Gòmez 34enne si ritira dal calcio.

Voi direte " Non se lo ricorderà nessuno " eh no, invece ogni qualvolta che si parla del bidone più grande della storia giallorossa è il primo ad essere nominato. Provare a chiedere ad un romanista vero per credere.
Adesso a distanza di anni, César Gómez è rimasto nella Capitale, dove ha aperto una concessionaria all'Eur ( zona Ostiense ), è diventato addirittura scrittore, infatti nel ha scritto un romanzo dal titolo "Tutti romani, tutti Romanisti" che parla dell'ambiente romano e dei tifosi giallorossi.
Non so quante copie avrà venduto, sicuramente più delle sue presenze da calciatore in gioallorosso... almeno si spera per lui.