Cari amici, un'altra giornata di campionato è passata e l'esito a sorpresa di questo turno ci porta ad una classifica che dice molto: poco dopo il giro di boa, dopo i passi falsi di Roma e Napoli, la Juve rischia un +7 sui giallorossi e +9 sui partenopei, mentre in coda nonostante la vittoria del Crotone sull'Empoli, il destino dei rossoblù come quello del Palermo o del Pescara sembra segnato. Da juventino dalla nascita, di certo non disprezzo il periodo attuale in cui il bianconero sta spadroneggiando come non mai nei confini di casa nostra, ma da romantico del calcio, inteso come passione, suspance, adrenalina, mi trovo a rimpiangere gli anni passati...anni in cui fino all'ultimo si viveva nell'incertezza di chi potesse vincere il campionato, e di giornate amare come il 14 maggio (Perugia-Juve) o storiche come il 5 maggio (mai urlato tante volte "Karel Poborsky" come quel giorno!); anni in cui non si sapeva già alla 19° giornata chi sarebbe retrocesso in serie B; anni in cui anche squadre come Lazio, Fiorentina o Parma avevano in rosa elementi del calibro di Veron, Nedved, Batistuta, Rui Costa, Simeone, Crespo, Cannavaro, Thuram, Buffon, ecc... Che bellezza quegli anni, che bella la Serie A di quei tempi... e che nostalgia mi viene nel ripensare ad uno Juve-Inter che valesse lo scudetto per entrambe, o derby di Milano che valessero per il campionato e non solo per il potere cittadino, o ancora vedere Lazio o Parma conquistare la Coppa UEFA... Oggi la nostra cara Serie A non vale un decimo rispetto quella sopra citata, ed allora ben vengano i cambiamenti...via i Tavecchio, che si ritorni ad un campionato a 18 squadre, che arrivino i Suning o altri cinesi o americani se questo vorrà dire avere Inter e Milan, o Lazio e Fiorentina di nuovo competitive, con partite che t'inchiodano allo schermo... che si ritorni finalmente alle 7 sorelle, e che queste non si perdano mai più.