E' ormai un anno transitorio, lo aveva dichiarato lo stesso amministratore delegato Fassone, quasi rassegnatosi, intuendo le difficoltà della squadra a metà stagione, specie coi risultati in campionato che vedevano la squadra rossonera sempre più distante dal vertice, dopo una campagna acquisti faraonica. Lo conferma ora tra le righe il nuovo allenatore Gennaro Gattuso consapevole che alcuni giocatori non rientreranno, in una eventuale sua futura gestione sempre più presumibile, nel progetto: "Avete visto Kessié, 100 kg di cristiano, fa paura", "Biglia non è un incontrista pur essendo un ottimo regista, non è un Kessié", "Non ci sono altri Kessié in rosa" e prima ancora di essere allenatore della prima squadra, "Kessié è più forte di me quando giocavo".

"Chiari" i riferimenti a Kessié, che per tipologia di gioco e preferenze da lui evidentemente stimate e predilette (più legna che fuoco) e visti i suoi trascorsi con stessa interpretazione nel ruolo ai tempi in cui era giocatore, viene ritenuto un elemento imprescindibile.

Ed ecco che i vari Biglia, Montolivo e Locatelli potrebbero essere esclusi dai piani, nonostante rimarranno in rosa fino al termine del campionato, più che altro anche per limiti numerici nel centrocampo rossonero. Più facile che il Milan punti su Mauri, 'il piccolo Gattuso' attualmente infortunato e attualmente non a disposizione del mister calabrese per essere testato.

Fatto sta che il tanto desiderato puro regista, voluto soprattutto dall'ex-allenatore Montella, società e tifosi, rischia ora seriamente di esser tagliato dal modulo 4-3-3 (vecchio o nuovo) ripresentato identicamente nello schieramento di numeri, ma completamente differente nella visione di gioco del nuovo allenatore.

Biglia, capitano da lungo tempo della nazionale argentina, con cui indosserà la fascia anche ai prossimi mondiali, potrebbe finire in argentina al termine del campionato in corso, magari in cambio di qualche profilo interessante, in modo da recuperare parzialmente i 20 milioni spesi questa estate.

Montolivo, in scadenza contratto nel 2019 e ormai prossimo ai 33 anni, potrebbe finalmente svolgere nella prossima stagione un ruolo di coprotagonista, oppure chiudere la carriera in altri lidi, magari cinesi.

Locatelli invece potrebbe essere prestato, per farsi le ossa (forse con qualche anno di ritardo), in qualche squadra provinciale, che possa farlo giocare con continuità e crescere, per poi ritornare, questa volta da protagonista a vestire la maglia rossonera.