Non c'è mai limite al peggio quando si parla del ds rossonero Massimiliano Mirabelli, e ancora una volta ci ritroviamo a commentare le sue scellerate scelte di mercato mettendoci le mani nei capelli. Parliamo di Strinic, giocatore in forza alla Sampdoria e in scadenza di contratto che, pare, vestirà rossonero a partire da giugno. Ora, io vorrei che qualcuno mi spiegasse qual è il senso di questa operazione. Sento già i "difensori" di Mirabelli asserire che non ha senso lamentarsi del suo arrivo, perché Strinic viene preso per fare la riserva di Rodriguez, sostituendo così il partente Antonelli. Benissimo. Ma anche no.

Se il Milan non ha i soldi per comprare un terzino migliore di Rodriguez (che, diciamocelo, servirebbe come il pane) quantomeno che si punti su di un giovane da valorizzare, su di un ragazzo che possa avere un futuro con questa maglia. Non si possono nemmeno comprare i giovani perché non ci sono i soldi? Allora che si promuova un Primavera: uno dei ragazzi allenati fino a poco tempo fa da Gattuso farebbe davvero tanto peggio di un parametro zero trentenne come Strinic? Questo è uno dei tanti motivi per cui il calcio italiano è caduto così in basso: dirigenti completamente inetti come Mirabelli preferiscono puntare su degli scarsi trentenni piuttosto che scommettere su dei giovani. Abbiamo già visto infatti quanto questo tipo di mentalità abbia pagato con il caso Kalinic, ad esempio.

Ma al di fuori dell'operazione in sé che, ripeto, non ha il minimo senso, tutto ciò non vi riporta alla mente qualcosa? Non era forse prerogativa del tanto vituperato Galliani quella di prendere scarsoni trentenni a parametro zero? Io davvero vorrei che qualcuno mi spiegasse dov'è stata fin ora la differenza tra la passata malagestione di Galliani e la presente malagestione di Mirabelli. Il ds calabrese ha completamente fallito la campagna acquisti gettando una vagonata di milioni dalla finestra, esattamente come Galliani. La squadra è stata costruita senza una logica, non ha gioco e anche quest'anno dovrà soffrire per riuscire ad agganciare un misero sesto posto, esattamente come succedeva sotto la gestione Galliani. E ora il fenomeno calabrese se ne va a Genova (ripeto, A GENOVA, sponda blucerchiata questa volta) a prendere uno scarpone trentenne a parametro zero, esattamente come soleva fare Galliani.

Io ho la straniante sensazione che al Milan sia cambiato tutto per non cambiare nulla. Siamo passati da essere una società gestita da due anziani con la testa fuori dal mondo, ad una nuova realtà gestita da incompetenti cronici e misteriose ombre orientali. Quel che non è cambiato sono i risultati: il Milan era una squadra mediocre, rimane a tutt'oggi una squadra mediocre e a giudicare da come è cominciata la campagna acquisti dell'estate 2018 direi che possiamo già predire che quella rossonera resterà una società mediocre per molti anni ancora. Vedo però che a molti tifosi va bene così, e che neanche la più obbiettiva delle argomentazioni farà cambiare loro idea. Ne prendo atto ma personalmente continuerò a sperare nel passaggio ad una nuova proprietà e nell'avvicendamento di nuovi dirigenti. Nel mentre continuerò a soffrire, da vero tifoso rossonero sempre innamorato ma con gli occhi bene aperti sulla triste realtà del Milan odierno.