Sì, la Juve ne ha prese tre ieri sera, senza se e senza ma. 
Il binomio Real Madrid-Ronaldo ha steso una squadra che da 22 anni sogna di alzare la Champions al cielo e porre fine alla sua ossessione per questa coppa.

Buffon che viene intervistato con le lacrime agli occhi, consapevole che solo un miracolo divino potrebbe aiutarlo a passare il turno, fa quasi tenerezza. Se solo l'avesse già vinta questa coppa si sarebbe già ritirato.
Eppure la rosa di Allegri aveva tutto per passare il turno. Due finali perse, sei scudetti di fila, campioni internazionali come Higuain, Khedira, Barzagli, Chiellini e Mandzukic, fanno della rosa bianconera una delle più esperte in Europa.

Ma molti giocatori juventini ieri sera hanno dimostrato di aver esaurito le pile, la loro carta di identità è scaduta: è ora di rifondare.
La società di Torino, in Italia, vincerà ancora, ma è il momento giusto di tirare fuori gli attributi e lanciare giovani cha aprano un nuovo ciclo.
Bentarcur, unica sufficienza tra i bianconeri, ha dimostrato che anche se ha solo 20 anni certe sfide può giocarle con personalità.
Rugani e Caldara al posto degli stanchi Barzagli-Chiellini,  logori da anni passati a lottare sui campi di tutto il mondo possono formare una nuova coppia di centrali difensivi.
Sui terzini urge richiamare Lirola e Mattiello, che hanno dimostrato di poter crescere se giocano con continuità. Invece no, venduti con diritto di recompra.
Pjanic e Bentancur, affiancati da D.Costa e il giovane Bernardeschi sulle fasce per creare un centrocampo forte, tecnico e veloce.
In attacco basta aspettare Dybala, o sboccia il talento affermandosi come campione, o tanti saluti e dentro 70 milioni nelle casse bianconere. 

Sconvolgere il mercato buttandosi su un top Player che guidi per mano la squadra nella stagione, magari usandolo con parsimonia ma che ogni volta che scende in campo ti sposta DECISAMENTE GLI EQUILIBRI.
Vendere ogni anno, o ogni due, i propri migliori pezzi per prendere giocatori che sono in la con gli anni, ma che possono dare un contributo minimo alla stagione,per limiti di età e fiato, o peggio presi in piena maturità calcistica ma con muscoli di cristallo, non porta da nessuna parte, se non fino al confine.
La Juve ha un età media di 31 anni. Investire oggi per rientrare domani. Vincere le coppe porta milioni e alza il prezzo dei giocatori.

Onore al Real che investe nei giovani talenti, li fa crescere affianco a campioni come Cr7, Modric, Bale, Ramos e contemporaneamente riesce ad avere un età media di 26 anni con solo tre giocatori sopra i trent'anni. Tre giocatori che fanno da guida ad una squadra che vince e continuerà a vincere in eterno.

Juve, rifonda tutto, perché le carte d'identità sono ormai scadute da tempo, e con i ricordi non si vince.

Grazie

ILPARLAFUS