Che arrivassero le smentite di Buffon sulle "baruffe chiozzotte" che si sarebbero verificate negli spogliatoi dopo Juventus-Napoli era ovvio e scontato, dal momento che non avrebbe avuto alcun senso prendersela con i compagni e meno che mai con Benatia, perchè inveire contro un compagno che ha commesso un errore avrebbe ottenuto solo l'effetto di demoralizzarlo e deprimerlo, non certo di motivarlo. E in questo finale di stagione è indispensabile che la squadra resti compatta. Senza considerare che fino al momento dell'errore su quel fatidico calcio d'angolo Medhi era stato il migliore in campo, anche in virtù del fatto che doveva fare da baby sitter a Howedes (altra grande mossa di quello stratega che risponde al nome di Massimiliano Allegri).

L'unico vero responsabile di quella disfatta è stato il mister livornese, che proprio non ne ha azzeccata una. Sbagliata la formazione iniziale; ancora più sbagliato escludere Dybala a metà gara; sbagliata la scelta di spostare Howedes centrale dopo l'infortunio di Chiellini. Ma soprattutto catastrofica la gestione della gara. Allegri ha puntato tutto sul pareggio, e ovviamente gli è andata male, perchè prendere gol su calcio piazzato può accadere anche contro il Mezzocorona, figuriamoci contro il Napoli. Ma dov'è finito l'allenatore che nella sorpresa generale l'anno scorso inaugurava il modulo a 5 stelle che ha condotto i bianconeri alla finale di Champions? Quell'allenatore è rimasto a Cardiff!

E' innegabile. Dopo Cardiff, Allegri ha cambiato idea. La mazzata presa dal Real in quella finale lo ha convinto che il modulo che tante soddisfazioni gli aveva dato non fosse idoneo per quel genere di partite. Da lì ha iniziato a sperimentare il modulo con 3 centrocampisti, per coprirsi di più. Allegri è semplicemente stato l'uomo più colpito da quella disfatta, al punto che ha dovuto mettere in discussione le sue convinzioni calcistiche.

Le conseguenze di quella partita hanno accompagnato l'intera stagione della Juventus. La fatica fatta a superare il girone di Champions; l'incertezza dimostrata nella gara di ritorno contro il Tottenham; le paure dell'inizio gara contro il Real Madrid a Torino; la vittoria faticosa di Napoli, concretizzatasi per un golletto iniziale (per il resto il Napoli dominò la gara); l'attendismo nelle gare con l'Inter e la Roma in casa e con la Lazio in trasferta, contro la quale fu il golletto di Dybala a togliere le castagne dal fuoco al conte Max. Dulcis in fundo, la disfatta contro il Napoli. Insomma, Allegri l'attendista ha sperato che contro il Napoli arrivasse il solito colpo di fortuna (per non dire un'altra cosa), così come avvenuto nei precedenti big match.

Adesso Allegri l'attendista ha le scarpe strette. Afferma che è necessario realizzare qualcosa di straordinario. Ma si è reso conto che si è messo in questo impiccio da solo?

Ho ancora qualche dubbio!