Con la sconfitta a Wembley patita contro il Tottenham, si chiude il pre campionato della Juventus: d’ora in poi le partite inizieranno ad essere importanti, a partire dalla sfida di domenica prossima valevole per la super coppa italiana contro la Lazio.

Quattro match, quelli disputati dalla Juventus in queste apparizioni amichevoli, tutti contro squadre di prim’ordine che hanno consentito ai ragazzi allenati da Allegri di entrare subito in contatto con ritmi di gioco importanti. Le amichevoli servono per fare esperimenti e l’unica cosa da evitare sono gli infortuni, questo lo sappiamo tutti; tuttavia queste partite danno inevitabilmente un primo resoconto, non definitivo ma indicativo della situazione del momento, della squadra. La Juventus quindi chiude questo mini ciclo di partite con una squadra rinnovata nel settore offensivo ma con tremende lacune per quel che concerne la fase difensiva; tutti hanno parlato di difesa da migliorare ma il vero problema di questa prima Juve, ripeto, è la fase difensiva di squadra: distratta, molle con una squadra che si è dimostrata tanto pericolosa davanti quanto facilmente perforabile quando gli avversari attaccano.

La partenza di Bonucci e l’acquisto di esterni offensivi hanno sancito il definitivo abbandono della difesa a tre centrali per approdare ad un utilizzo stabile e duraturo del 4231; se da un lato gli acquisti in attacco vanno nella direzione corretta, è il resto dell’impianto che dev’essere ulteriormente implementato: l’acquisto fondamentale per questa rosa e, inspiegabilmente, ancora non perfezionato è quello di un centrocampista che sappia dare tatticismo e sostanza ad un reparto di “fuscelli”, totalmente inadatto a sostenere un reparto offensivo come quello che si sta conformando.

Mi spiego meglio: se l’obiettivo, come credo, sarà approdare (non subito ma a stagione in corso) a far giocare spesso insieme Higuain, Dybala, Douglas Costa e Bernardeschi, serve che alle spalle di questi vi sia almeno un calciatore in grado di fare da equilibratore e da cuore tattico della squadra; i nomi sono quelli che circolano da giorni, personalmente avrei fatto di tutto per portare in bianconero Kantè ma credo sia un sogno totalmente irrealizzabile, stante l’incedibilità assoluta e il ruolo da protagonista che riveste nel Chelsea di Conte. Una scommessa potrebbe invece essere William Carvalho, che si può liberare dallo Sporting Lisbona con una clausola da 40 milioni, mentre Matuidi rappresenta un profilo di provata esperienza ma, allo stesso tempo, un centrocampista con caratteristiche più da incursore che da metodista. Non è infatti detto che si giochi sempre con il modulo pronosticato sopra, optando in certi frangenti di partita o della stagione per un centrocampo a tre e in questo caso andrebbero bene anche profili di mezze ali dinamiche e muscolari

L’essenziale è che la dirigenza si muova con tempestività per perfezionare questo tipo di acquisto, assolutamente fondamentale per il futuro di un reparto che, al momento, è tutt’altro che completo per competere brillantemente su tre fronti. 

Capitolo difesa: in molti, dopo la partenza di Bonucci, hanno sostenuto l’assioma secondo cui: “passando a giocare a quattro, e avendo già quattro difensori centrali in rosa, l’arrivo di un altro difensore non è affatto di primaria importanza”; ebbene, se da un lato è vero che, ad oggi, avremmo un numero idoneo di difensori centrali, dall’altro si sottovaluta il peso specifico che rivestiva Bonucci nella nostra difesa: il difensore più utilizzato era infatti lui, un punto di riferimento andato perduto e che nessuno dei difensori oggi presenti in rosa può supplire; non Barzagli e Chiellini, leader dello spogliatoio ma le cui carte d’identità iniziano a pesare assieme ai problemi fisici. Non Rugani, per cui questo sarà l’anno del dentro o fuori ma ancora troppo giovane per farsi sobbarcare un peso di questo tipo sulle spalle; e difficilmente lo potrà essere Benatia, vittima anch’egli di disguidi fisici che, negli ultimi anni, ne hanno fortemente minato la continuità. Di conseguenza un centrale serve eccome, ma quali nomi potrebbero essere papabili in questa finestra di mercato ? senza dubbio c’è necessità di un difensore di personalità ed esperienza, in grado di saper guidare il reparto: per quanto mi riguarda, il primo nome sulla lista sarebbe quello di Diego Godin ma il mercato in entrata bloccato per l’Atletico, unito al fatto che il calciatore uruguagio è un autentico pretoriano di Simeone, fanno sì che anche questo sia un acquisto praticamente impossibile; sempre a Madrid, sponda Colchoneros, c’è Gimenez: profilo decisamente più accessibile del connazionale sopra citato, complice un contratto in scadenza nel 2018, sarebbe un buon colpo in prospettiva ma già pronto anche per il presente, dal momento che ha all’attivo già numerose presenze in una squadra prestigiosa che lotta ai vertici in Spagna ed in Europa.

Per quanto riguarda la suggestione Garay con il Valencia andrebbero capiti prezzi e metodi dell’operazione: un calciatore con buone qualità tecniche e discreta esperienza ma che non può valere quei venticinque milioni di euro paventati dalla stampa spagnola. Altri nomi condurrebbero alle piste “italiane” Manolas e De Vrij, che difficilmente però verrebbero liberti dalle rispettive società di appartenenza.

Capitolo corsie laterali: se da un lato l’operazione di “rivitalizzare” De Sciglio è affascinante, dall’altro vedo piuttosto rischioso affidare il posto da titolare a un calciatore che viene da annate molto difficoltose; il valore di De Sciglio non si discute ma, a mio avviso, necessiterebbe di un ingresso graduale in bianconero, stante anche la possibilità di giocare su entrambe le fasce.

Cancelo è sicuramente un profilo di grande prospettiva ma non pronto per il presente; reputo invece un nome interessante un altro portoghese: Cedric Soares, che tanto bene ha figurato in Premier tra le fila del Southampton. Terzino efficiente e abile tatticamente, creerebbe con De Sciglio una corsia affidabile e idonea nel coprire le spalle a Douglas Costa.

Niente allarmismi, sia ben chiaro ma se nelle passate stagioni il mercato di agosto della Juventus, a detta di Marotta, era all’insegna della ricerca delle cosiddette “ciliegine sulla torta”, in questa stagione la rosa dev’essere ancora completata in reparti che oggi sono in profonda sofferenza. L’importante è che la dirigenza abbia ben chiaro questo concetto e che spinga per completare quanto prima la rosa.