Era un po' che non la vedevo. La mia Juve sbuffare su un campo di provincia, caldissimo, pieno di storia.
Il prato umido, pesante. Lo stadio ha pochi fronzoli, le tribune sono a due metri dalla linea laterale e se piove ti bagni eccome.
Però mica voglio scrivere l'ennesima predica sulle strutture da ammodernare, questa volta no.

Da una parte c'è un punto da portar via e in campo ce la mettono tutta e forse si può fare. Dall'altra parte c'è uno Scudetto che dicono già vinto, ma lì in curva non sembra. Si soffre, la serata pare grama. Non sembra per nulla già vinto. In campo e sulle tribune non ci sono spazi e non ci sono buchi. Botte tante, prese date e tenute in canna.
La differenza dovrebbe esserci. Cinquanta punti per la precisione.
Eppure, il nove e il dieci della Juve questi cinquanta punti in più non li dimostrano, si arrabattano, le prendono, tengono duro. Agli altri ne basta uno, di punto, non gli importa degli altri cinquanta. Uno solo per questa sera.
Schiattarella, che ha un po' di destino nel nome, non mollerà mai fino al novantacinquesimo, lo si capisce, forse anche dopo. Lascerà lì cuore, passione e voglia. 
Lo hanno capito tutti, quelli sulle tribune. Hanno capito che la notte degli spallini è notte da eroi, che Antenucci e Paloschi morderanno ogni pallone sporco che dovesse arrivare. E gli altri di là, che lo Scudetto l'avevano vinto fino a ieri (almeno così raccontavano i giornali), sanno che non è serata di regali.

E' un incontro tra la Signora delle provinciali, la meno luccicante delle nobili che cerca il settimo consecutivo e si tira su le maniche e un manipolo di indomabili.
Mi piacciono queste partite perché nobilitano il mio campionato preferito, che mi tiene compagnia da tutta la vita, che è magico, quando vuole.
Non mi importa del catenaccio, dello spettacolo, di cosa è meglio in assoluto di chi gioca prima, dopo, durante. C'è stato un tempo in cui la Serie A proponeva storie come questa ogni settimana, bisogna tornare lì.
Da quest'anno secondo me siamo più vicini.
Bravi tutti sabato sera, pazienza per la mancata vittoria e tanti complimenti agli avversari.