Continua ancora a tenere banco il ritorno di Champions Real-Juve. In particolare, è il rigore incriminato a catalizzare l'attenzione mediatica nonostante sia trascorsa quasi una settimana. Questa volta, ad essere protagonista non è Gigi Buffon, ma Medhi Benatia reo di aver offeso il comico Maurizio Crozza che ha commentato quello successo al Bernabeu. Parole molto dure quelle del marocchino che obbligheranno senza ombra di dubbio la Juventus a prendere provvedimenti esemplari. 

Si va verso un Bonucci bis?

La circostanza è molto differente rispetto alla querelle che ha portato dissidi tra il difensore, adesso al Milan, ed il tecnico toscano, ma se non ci sarà una marcia indietro immediata, la fine potrebbe essere la stessa, dato che la società Juventus, conosciuta in tutto il mondo, non può e non deve permettersi scivoloni mediatici di questo genere. Qualsiasi persona conosciuta deve mettere in conto tutte le opinioni. Che poi, Crozza ha solo detto che le parole utilizzare non erano adatte al contesto e su questo non ha tutti i torti.

Dopo 6 giorni di rigore si e rigore no, bisogna mettere un punto e ricominciare da capo. Il campionato va avanti così come la Champions ed è di campo che si dovrebbe parlare. Quello che è successo mercoledì sera tra qualche settimana sarà un lontano ricordo fortunatamente.

SANZIONI PASSATE NEL CALCIO

Nella storia sono state tante le sanzioni inflitte dalle società ad un proprio assistito. Ultimo in ordine cronologico Radja Nainggolan, che ha dovuto pagare oltre 100 mila euro di multa per aver alzato il gomito la notte di Capodanno ed aver postato un video pieno zeppo di insulti sui social. Tra le multe più bizzarre invece, c'è quella ai danni dei giocatori del Genoa per aver preso parte ad una cena in discoteca che si sarebbe dilungata oltre l'orario consentito dalla società ligure. Sia nel caso del centrocampista della Roma che in quello del Genoa, la somma è stata utilizzata per scopi extra calcistiche, utili per aiutare chi ha bisogno. Un modo per far capire a tutti gli addetti ai lavori che sono fortunati a poter lavorare praticando la propria passione, percependo inoltre ingenti somme, talvolta anche sproporzionate, ma questo è un altro discorso.

Ritornando a Benatia, come si concluderà la vicenda? Speriamo nel migliore dei modi