Scrivo questo articolo mosso dal bisogno di affermare a gran voce che un campione del calibro di Gianluigi Buffon non merita di uscire dal palcoscenico europeo in questo modo, scacciato, espulso senza una ragione oggettiva.

Quanto accaduto mercoledì notte non è accettabile, non discuto la sanzione, il rigore che ha sancito l'eliminazione dei bianconeri, ma la confusione del direttore di gara, che mosso da un irrefrenabile impulso di protagonismo, ha deciso per l'allontanamento dal rettangolo di gioco del capitano della Vecchia Signora; sottolineo e ribadisco confusione, appannamento mentale, la decisione corretta consisteva nell'ammonire Buffon e Benatia, il quale si sarebbe diretto negli spogliatoio per doppia ammonizione.

Tutto ciò si unisce alla mancata qualificazione degli azzurri di Ventura al mondiale di Russia.
Le lacrime, la commozione del Capitano ancora sono un vivido ricordo nella mente collettiva del popolo italiano. Perchè accade questo, perchè la vita sportiva di chi ha combattuto, di chi ha deciso di andare in serie B quando avrebbe potuto benissimo tornare nella massima serie, (Milan, Real ecc...) e vincere l'ambita coppa dalle grandi orecchie ha un finale così triste e angoscioso.

Sono deluso, è ingiusto, spero che altre soddisfazioni e traguardi riconascano la grandezza di questo calciatore, anche se l'insieme dei fatti che sono accaduti sino ad oggi  mi portano a comprendere il reale e profondo significato della biografia di un altro grande portiere, Dino Zoff :"Dura solo un attimo la gloria".  

Gigi noi ti ricorderemo per tutto ciò che hai fatto, per i valori che hai trasmesso in questo mondo frivolo e ipocrita del calcio moderno, e questo attimo lo faremo durare all'infinito.