Allegri, che già ha i suoi limiti e le sue fissazioni, dovrà dimostrare anche di saper gestire la fase calante di alcuni “senatori”. Khedira, per esempio, ieri non andava nemmeno messo nell'undici iniziale. Non ha i 90 minuti ma, soprattutto, ormai non garantisce più quella dinamicità che necessita il centrocampo bianconero e metterlo in campo significa giocarti un cambio a partita in corso. Se poi ci metti anche che un infortunio può capitare nel corso di una gara (Benatia), allora ecco che Allegri deve aspettare gli ultimi 10 minuti per effettuare l’ultimo cambio a disposizione e far cambiare marcia ad una Juve lenta e prevedibile. Personalmente avrei puntato su Matuidi ma probabilmente è proprio questo il punto: Khedira voleva essere della partita (e anche il disappunto al momento della sostituzione lo conferma). Ma i “senatori” alla Juve condizionano anche altri reparti. In attacco Mandzukic deve giocare ma Higuain non può stare in panchina (e i motivi li conosciamo), ed ecco che il croato lo si adatta da esterno d’attacco ma garantisce con efficacia solo un rendimento da terzino. Tuttavia resta determinante quando entra in area, a prova del fatto che Mandzukic resta una punta. Questi particolari equilibri probabilmente tarpano le ali (in senso lato) alla Juve, ridimensionando il mercato estivo e, senza considerare il tentativo di Marotta di affollare le corsie esterne anche con l’arrivo di Keita, bisogna comunque considerare che tra non molto - tra i disponibili - tornerà anche Pjaca. Passando alla difesa, la partita con Lazio ha palesato i limiti di “gamba” di Barzagli. Può tranquillamente rappresentare un’alternativa (di lusso) ma schierarlo titolare nelle partite decisive, addirittura da terzino, può rappresentare un rischio. Piuttosto mi chiedo perché non insistere con Rugani. Infondo se sbaglia Barzagli non vedo perché non si può lasciare sbagliare Rugani che, a differenza del primo, può fare tesoro degli errori (quindi esperienza) e crescere. Tra i cosiddetti “senatori” c’è anche Chiellini ma è ancora dei più forti difensori in circolazione e sarebbe titolare ovunque. Buffon, invece, merita un discorso a parte. Capitano e simbolo di questa Juve, ha un età avanzata ed è al suo ultimo anno ma nel suo ruolo può ancora risultare decisivo. Tuttavia non saprei chi tra lui e Szczesny possa offrire più garanzie in questo momento. Nel dubbio, mi pare giusto permettergli di chiudere la carriera da protagonista. Detto ciò, al netto dell’infatuazione per il jolly Sturaro, Allegri dovrà essere abile nella “gestione” dello spogliatoio per non rischiare di lasciarsi condizionare dai capricci dei suoi “anziani” e imboccare, con loro, la parabola discendente. Di conseguenza auspico un turnover più contenuto e meno cervellotico, più votato a dar spazio ai protagonisti che hanno futuro in questa Juve e no a garantire minutaggio a chi, probabilmente, ha il meglio lo ha già dato. Con buona pace di Marotta che spende 40 milioni per Bernardeschi ma lo vuole lasciar stagionare per almeno altri tre anni.