​Parte 1: versione innocentisti.

Non è il caso di chiamarla Calciopoli, ma Farsopoli, vista che è stata una farsa per colpire la Juventus. Una farsa creata da Massimo Moratti e dalla sua Inter, come sostiene Bobo Vieri, che ha dichiarato testualmente che "Calciopoli creata da Moratti era l'unico modo per aprire il ciclo nerazzurro". Luciano Moggi è innocente. La Federazione italiana era marcia a monte. È la stessa federazione che permetteva i rapporti tra designatori arbitrali e le società fuori dalle sedi istituzionali. Moggi e la Juventus sono state vittime di un sistema che era marcio dal principio, e Lucianone è stato solo un capro espiatorio. Senza contare la clamorosa bufala di Moggi che chiudeva gli arbitri negli spogliatoio, nella fattispecie Paparesta, cosa mai successa, come confermato dallo stesso ex direttore di gara. Quando Moggi era al Torino, dove non vinse trofei da dirigente, e poi al Napoli, dove vinse dei trofei, nessuno obiettò nulla. Guarda caso, da quando è arrivato alla Juventus tutti hanno cominciato a vedere sporche le sue vittorie. Se vinceva a Napoli le sue vittorie erano pulite, ma se le vittorie le otteneva con la Juventus le stesse vittorie diventavano sporche, come per magia. Luciano Moggi era talmente incompetente che era cercato dalla stessa Inter, creatrice di Farsopoli, e fu cercato dallo stesso Milan in passato, altro club punito in maniera ridicola e iniqua da Calciopoli. Moggi rifiutò l'Inter, e non andò mai al Milan, che si tenne Galliani. Con Galliani che fu presidente di Lega, e l'Inter che aveva nel suo organigramma come vice presidente Tronchetti Provera, che era presidente di Telecom, con Moratti, responsabile di SkyEurope, che era main sponsor della Serie A, e guarda caso facevano parte tutti della stessa tavolata, e sempre, non a caso, non si punì mai l'Inter, che era stata la creatrice di Farsopoli. L'Inter uscì indenne e impunita da Calciopoli. Assurdo! Tra l'altro, da alcune intercettazioni si evince anche che il compianto Facchetti, presidente dell'Inter, e Moratti, intavolavano dei rapporti con Bergami e Pairetto, designatori arbitrali, condizionando le designazioni. Ma questa farsa ha un punto di altissima teatralità, ovvero la nomina a commissario straordinario del compianto Guido Rossi, dopo appunto Farsopoli scoppiata nel 2006. Guido Rossi era consigliere dell'Inter, avvocato di Telecom e avvocato di Tronchetti Provera. Come vedete, la stessa tavolata. Tutto a tavolino fu deciso Farsopoli. Fu una grande sceneggiata per colpire la Juventus. Dopo Calciopoli, Guido Rossi ottenne posizioni di privilegio in Telecom, fino a quando non ebbe delle divergenze con lo stesso Tronchetti Provera, vicepresidente dell'Inter e allora patron di Telecom. Ma sono solo delle coincidenze.... Per non parlare delle intercettazioni. Non furono delle più trasparenti. Le intercettazioni non furono effettuate da tecnici della forza pubblica e non estrapolate da tecnici scelti dal giudice, e furono pilotate da chi ha voluto la nascita di Farsopoli.... Farsopoli, creata nel 2006, è stata creata dall'odio che in molti hanno nei confronti della Juventus e dall'anti-juventinità. Creare questa farsa e rovinare il calcio italiano solo per fare del male alla Juventus. Il forte odio nei confronti della Juventus ha creato questa farsa ridicola. Tutti attori, ovvero i club, che si sono prestati a questo gioco solo per colpire la Juventus.


Parte 2: versione colpevolisti

Nel 2006 finalmente si è iniziato a ripulire il calcio italiano. A togliere il marcio che c'è. Il marcio che è la Juventus, che sarebbe il caso di chiamare Rubentus, visto tutto ciò che è stato capace di combinare questo club. Uno striscione di alcuni supporter napoletani recita: "De Laurentiis, ma quale calciomercato, compraci gli arbitri e vinciamo il campionato". Questo descrive bene la Rubentus e come opera. Rubentus che è stata vittima dell'ego smisurato e del delirio di onnipotenza di Luciano Moggi. Moggi che era assecondato e non ostacolato dai compianti Agnelli, che quindi vedevano di buon occhio ciò che faceva Moggi. L'ex direttore generale bianconero si è inserito e ha preso le redini di un sistema che faceva acqua da tutte le parti e che era marcio. Tutti sapevano, prima nel 2006, prima che scoppiasse Calciopoli, cosa succedesse. Uno scandalo che era inevitabile che scoppiasse. Da Arrigo Sacchi a Dino Baggio, sono in tanti quelli che hanno attaccato e accusato Moggi e la Rubentus di essere poco puliti. Lo stesso Dino Baggio, che si è vista compromessa la carriera dopo che nel gennaio del 2000, durante un match tra Parma e Juventus, fu espulso, e in preda alla rabbia, si rivolse all'arbitro Farina dicendo "quanto ti hanno pagato?". Dino Baggio ha dichiarato che tutti sapevano che quando si giocava con la Juventus si partiva con l'handicap. Moggi si è approffittato di un sistema sbagliato della federazione che permetteva, fuori dalle sedi istituzionali, rapporti e incontri tra dirigenti e i designatori arbitrali, che erano Bergamo e Pairetto. Moggi è entrato in questo sistema e ne ha preso il comando, diventando il capo del calcio italiano. Non passava una mosca se Moggi non voleva. Moggi controllava le designazioni, le indirizzava a suo piacimento. C'era anche la Gea, nota agenzia di procuratori che faceva capo al figlio di Luciano Moggi, Alessandro. Alcune dichiarazioni di Dino Baggio asseriscono che ad alcuni assistiti della Gea, nella Lazio, veniva, anche non meritocraticamente, garantita la titolarità, proprio perchè assistiti dal figlio di Luciano Moggi. Luciano Moggi non è innocente. Moggi era la fonte da cui tutto è nato. E' il protagonista principale di Calciopoli. Gli altri club erano sottomessi, e si accodarono a Moggi proprio per sopravvivere e godere di favori arbitrali. Se non ci fosse stato Moggi e la Rubentus, non ci sarebbe stata Calciopoli. Il sistema Moggi ha costretto gli altri ad adeguarsi, poichè era talmente radicato questo sistema che per non farne parte non dovevi iscriverti al campionato. In un certo senso Moggi sostituì la Figc e la Lega. Era palese tutto ciò, difatti quando scoppiò Calciopoli nessuno ne rimase sorpreso. Tutti sapevano, ma non potevano parlare. Arrigo Sacchi fu uno dei primi a parlarne durante la trasmissione "Controcampo". E i fatti gli hanno dato ragione.
 

Conclusione

In maniera sintetica, ho riportato, in base al pensiero comune dei tifosi, due versioni di Calciopoli, ovvero innocentisti e colpevolisti. Due versioni contrapposte che non trovano una linea comune di vedute. Calciopoli non è finita, e non finirà mai. Se ne parla sempre, anche più dell'attualità calcistica. Non c'è possibilità di trovare un accordo tra la versione degli innocentisti e colpevolisti. E' come sbattere la testa contro il muro. Un muro impossibile da abbattere e superare. Come Calciopoli, ancora attuale, nonostante sia scoppiata nel 2006, e ancora non superata.