A ripensarci, oggi, fanno quasi tenerezza. Tutti quei soloni che 10 anni fa pontificavano e moralizzavano, urlando alla forca e al boia: "Juve ladra, Juve da radiare, schifo, vergogna, dovete morire, dovete andare all'inferno". Già. Erano così convincenti, quei giustizialisti da bar, che quasi quasi gli avevamo creduto anche noi. Noi che, cuore bianconero a parte, leggevamo, ascoltavamo. Sì. Ma non capivamo. Perché qualcosa non tornava.
Ecco. La giustizia ordinaria, poi, ha iniziato a fare il suo corso. I processi, nascosti e banalizzati da quei media che, invece, nell'estate del 2006 non parlavano d'altro, ci sono stati. E hanno scoperchiato quello che, sotto sotto, c'era davvero: intercettazioni mai rivelate, omissioni clamorose ed errori grossolani da parte della pubblica accusa, smoking bianchi solo all'apparenza, prescrizioni salvatutto. E così via.
Ecco, allora, 10 anni dopo, un piccolo e breve riassunto. Non delle sentenze. Ma dei luoghi comuni che, allora, suonavano così bene. E che invece, ora, vediamo per quello che sono realmente: più ridicoli che mai. A futura memoria.
1) "Chiamare i disegnatori è illecito!", si diceva. FALSO: era consentito dal regolamento, ma lo abbiamo scoperto solo dopo.
2) "La Cupola di Moggi governava il calcio. Finalmente, senza Moggi, potranno vincere anche le altre squadre". Si è visto. Negli anni della Cupola, scudetti a Lazio, Roma, Milan, Juve (con l'Inter che fa harakiri il 5 maggio). Senza la Cupola: vincono solo Inter, Milan e Juve. Contenti voi.
3) "L'arbitro De Santis faceva parte della Cupola e favoriva la Juve". FALSO: Nel 2004/2005 (l'anno dello scudetto revocato), De Santis arbitrò 5 volte la Juve: 2 vittorie, 1 pareggio, 2 sconfitte. La Juve di Capello quell'anno fece 86 punti in campionati: senza De Santis, la media punti era di 2,39 a partita. CON De Santis, la media crollava: 1,4 punti a gara!
4) "Moggi chiamava gli arbitri". FALSO: non esiste nessuna intercettazione in cui Moggi telefona a un direttore di gara. A differenza del milanista Meani e di Facchetti, che parlava in prima persona con De Santis.
5) "Moggi pilotava i sorteggi arbitrali". FALSO: erano regolarissimi. E lo dicono le sentenze di due tribunali, Torino e Roma.
6) "Finalmente, i personaggi ostacolati dalla Cupola, come Zeman, potranno vincere". Come no. Il caro boemo ha anche avuto una panchina importante: la Roma. E sappiamo tutti com'è andata.
7) "Moggi regalò una Maserati al designatore Pairetto". FALSO: Moggi chiamò la Fiat solo per accelerare i tempi di consegna. E, come ammette lo stesso procuratore, l'auto non era destinata a Pairetto, ma ad un suo amico.
8) "Moggi chiuse a chiave nello spogliatoio Paparesta". FALSO: Al processo di Napoli, sia Paparesta, sia l'addetto agli arbitri della Reggina, così come un testimone presente, hanno negato il fatto. Che infatti è stato archiviato.
9) "Sarà un bene per il calcio italiano". Si è visto. Dieci anni fa eravamo campioni del mondo dopo una finale mondiale giocata praticamente dalla Juventus. Oggi, fatichiamo anche a mantenere 3 squadre in Champions.
10) "Finalmente vivremo senza sospetti". Questa fa veramente ridere.
Leggete bene l'intervista che Morata ha rilasciato ad As. No, non la parte in cui parla della Juventus al passato ("È STATA un'esperienza formativa"), ma soffermatevi piuttosto su un altro punto.
Testuali...
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