Come scrissi lo scorso 4 gennaio, dalla padella alla brace ovvero passare da Mihajlovic a Mazzarri significava sostituire un asino con un mulo (calcisticamente parlando).

Quando poi ho visto il derby di Torino e soprattutto la formazione messa in campo dai granata mi sono tornati in mente gli anni di Mazzarri sulla panchina dell’Inter, quando giocava sempre col 3-5-2 e mandava in campo 5 difensori più Medel; con la Juve hanno giocato: De Silvestri, Burdisso, N’koulou, Molinaro, Ansaldi più Rincon e Obi ovvero partire con un idea di non calcio a discapito di una qualità di gioco impossibile. 

Quindi non mi sorprende che il Torino abbia perso tutte le successive partite, mi ha sorpreso piuttosto la dichiarazione di Cairo che cercava Mazzarri da tanto tempo e finalmente lo ha ingaggiato. 
Ma come si fa, forse avrà fatto bene a Napoli, ma guardate oggi come giocano i partenopei, la loro più grande fortuna è che se ne sia andato.

Cairo ti prego rifletti e soprattutto guardati intorno, chi sono i tuoi collaboratori...
Come scrissi a suo tempo, esonerare Mihajlovic lo ritenevo un errore non perché avessi particolarmente fiducia in lui, ma soprattutto perché la volontà era di sostituirlo con Mazzarri. 
Avrei piuttosto preso un traghettatore per poi investire con un progetto a medio lungo su giovani allenatori di grande prospettiva tipo Longo (Frosinone) o Magi (ex Bassano).